Comunicazioni sociali: focus sul «parlare col cuore»

Giornata di riflessione sul messaggio del Papa, il 19 maggio alla Lumsa, organizzata da Ufficio diocesano, Odg Ucsi e Fisc Lazio, Paoline, Weca. Il 21, Messa e Regina Coeli

Il convegno, la Messa, la partecipazione al Regina Coeli. Si articolerà su due giornate e diversi appuntamenti la celebrazione della 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, nella diocesi di Roma. A promuoverli, diverse realtà impegnate nella comunicazione, unite insieme: l’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi con Ordine dei giornalisti del Lazio, Ucsi Lazio, Paoline, Weca, Fisc Lazio.

Il primo appuntamento è per venerdì 19 maggio: un corso di formazione per gli operatori della comunicazione dal titolo “Andare, vedere, ascoltare… parlare col cuore”, organizzato nell’aula magna dell’Università Lumsa. Il convegno sarà l’occasione per approfondire il messaggio del Papa per la Giornata mondiale. La mattinata sarà dedicata all’ascolto di giornalisti, professionisti della comunicazione e mediatori culturali, che racconteranno l’importanza di una «comunicazione» che sia «cordiale», cioè connessa profondamente al cuore dell’altro. Al centro della sessione di interventi, ci sarà la riflessione sulle parole del Papa che, nel suo messaggio pubblicato nel gennaio scorso, ha spinto i comunicatori a provare «compassione» e a «non giudicare per sentito dire».

Tra i relatori della mattina anche Gustavo Eduardo Denis Desloges, giornalista venezuelano, Nazifa Mersa Hussain, mediatrice culturale afghana, Maurizio Lisanti, de L’Osservatorio di strada, Paolo Ruffini, giornalista e prefetto del dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Saranno presenti anche Guido D’Ubaldo, presidente dell’Odg Lazio, Franco Bonini, rettore della Lumsa, Angelo Zema, delegato Fisc Lazio, don Stefano Cascio, consulente ecclesiastico Ucsi Lazio, e Fabio Bolzetta, presidente WeCa. Porterà il saluto dell’associazione dei giornalisti cattolici Maurizio Di Schino, presidente di Ucsi Lazio. «Per poter “parlare con il cuore” – spiega Di Schino – occorre riappropriarsi di quel tempo che è fondamentale per andare, vedere e ascoltare. Un tempo che ormai nelle nostre redazioni sembra smarrito, perché la velocità ha preso il sopravvento». Come giornalisti «abbiamo la responsabilità di una parola che sia pensata e pesata prima di venire diffusa con qualsiasi mezzo. Abbiamo questa responsabilità come vera e propria comunità educante».

Nel pomeriggio sono previsti gli interventi del fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, e di padre Giulio Albanese, direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi. «Del messaggio di Francesco – sottolinea padre Albanese – mi colpisce in particolare la parte che riprende la dicitura di Gaudium et spes, in cui si dice che chi ci legge o ascolta è portato a cogliere la nostra partecipazione alle gioie e alle speranze, alle tristezze e alle angosce degli uomini d’oggi». La comunicazione è missione, per il sacerdote comboniano: «Se abbiamo capito questo, prima di aprire bocca, dobbiamo essere certi di conoscere i fatti e avere padronanza della realtà. Se non passano queste convinzioni possiamo dire, con le parole di san Paolo, che “la nostra fede” di giornalisti “è vana”». Il convegno sarà anche l’occasione, per l’Associazione Comunicazione e Cultura Paoline, di consegnare a Riccardi il Premio Paoline 2023, conferito annualmente a operatori dei media, registi, giornalisti, scrittori, artisti, sacerdoti o associazioni.

Domenica 21 maggio, nella Giornata mondiale, gli operatori della comunicazione sono invitati alla Messa che si terrà alle 10 al Centro San Lorenzo (via Pfeiffer 24) e che sarà presieduta da padre Albanese; al termine tutti i partecipanti converranno in piazza San Pietro per la preghiera del Regina Coeli con Papa Francesco.

9 maggio 2023