200mila studenti corrono contro la fame

L’iniziativa promossa da Azione contro la fame, per il 10 maggio, in 700 Comuni italiani. Coinvolti oltre 1.500 istituti scolastici. Il focus sul Camerun

Torna domani, 10 maggio, la “Corsa contro la fame” promossa dall’organizzazione internazionale Azione contro la fame, da oltre 40 anni  in prima linea nella lotta alla malnutrizione infantile e alla fame in 51 Paesi. È il progetto sportivo e solidale più grande al mondo, giunto in Italia alla IX edizione e patrocinato, anche quest’anno, dal Coni. A scendere in pista, in 700 Comuni d’Italia, saranno 200mila studenti, provenienti da oltre 1.500 scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, che si uniranno così agli oltre 8,5 milioni di studenti raggiunti dall’iniziativa fin dalla sua nascita, in circa 67.500 scuole.

In preparazione all’appuntamento di domani, l’organizzazione umanitaria ha svolto nei mesi scorsi un percorso didattico di sensibilizzazione in aula: più di 7mila ore di incontri, nelle quali sono state illustrate ai ragazzi le cause strutturali e le conseguenze della fame, che colpisce oltre 828 milioni di persone nel mondo. Ogni scuola ha potuto poi approfondire l’argomento grazie a un kit didattico di educazione civica fornito dall’organizzazione, che quest’anno ha come Paese-focus il Camerun. I ragazzi sono diventati così parte attiva del progetto: tramite il “passaporto solidale” e i materiali video forniti, hanno coinvolto familiari, vicini di casa e amici sulle tematiche affrontate e, a fronte della loro opera di sensibilizzazione, hanno potuto ricevere una promessa di donazione per ogni tratto di corsa svolto durante la giornate conclusiva del progetto, promossa da ogni singolo istituto.

«Sono oltre 828 milioni gli uomini, le donne e i bambini che soffrono la fame – dichiara Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la fame -. Con questo progetto, grazie all’impegno di studenti e docenti, accendiamo i riflettori sulla crisi alimentare che colpisce le comunità più vulnerabili del mondo, flagellate da guerre, povertà ed effetti dei cambiamenti climatici. Negli studenti e nei docenti troviamo i nostri principali “alleati” – rileva -, a dimostrazione del fatto che la scuola, con il coinvolgimento di tutti i suoi attori, può essere generatore di cambiamento e catalizzatore di sinergie capaci di contribuire, davvero, alla creazione di un mondo migliore e, soprattutto, libero dalla fame».

9 maggio 2023