Verso gli Stati generali della natalità

L’11 e 12 maggio la III edizione, all’Auditorium Conciliazione. De Palo (Fondazione per la natalità): «Riflessione e confronto, per trovare soluzioni condivise ed efficaci»

393mila nuovi nati, a fronte di 719mila morti. È il bilancio del 2022 racchiuso nei dati Istat, dei quali si è parlato venerdì 5 maggio, in occasione della conferenza stampa di presentazione della III edizione degli Stati generali della natalità. Dati che definiscono l’inverno demografico del Paese, dove, rispetto al 2014, la popolazione è diminuita di 1,5 milioni di persone. L’appuntamento con la nuova edizione degli Stati generali è per l’11 e 12 maggio all’Auditorium Conciliazione. Attesi, tra gli altri, Papa Francesco e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i ministri Valditara, Roccella, Giorgetti e Urso insieme a diversi leader politici e rappresentanti istituzionali. Con loro, interverranno come orami consuetudine rappresentanti del mondo della politica, dell’economia, delle imprese e della società civile.

Sul tavolo, già durante la conferenza di presentazione, le prospettive demografiche, il contributo e i limiti dell’immigrazione, le difficoltà oggettive nel conciliare maternità e lavoro, la necessità di raggiungere quota 500mila nascite entro il 2023 e 1,60 figli per donna entro il 2030, per sostenere il sistema di welfare nel nostro Paese. Su questo si sono confrontati Gigi De Palo, fondatore e presidente della Fondazione per la natalità, e Gian Carlo Blangiardo, già presidente Istat. Sullo sfondo, l’immagine offerta dai dati Istat, che ritrae un Paese in profonda crisi demografica, che rischia di perdere 11 milioni di residenti nei prossimi 40 anni e con un numero di decessi pari a 2,5 volte quello delle nascite.

«Da anni ci battiamo per portare il tema della denatalità all’attenzione della politica e al centro del dibattito pubblico – ha affermato De Palo -. Lo abbiamo fatto in passato, quando questo problema sembrava drammaticamente marginale nell’agenda politica del nostro Paese, e continuiamo a farlo oggi, in un momento in cui finalmente l’attenzione dei cittadini e delle forze sembra avere colto la portata del problema e l’impellenza di soluzioni concrete. Con gli Stati Generali – ha aggiunto – vogliamo anche quest’anno dare vita a un momento importante di riflessione e di confronto su questi temi, con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise ed efficaci».

8 maggio 2023