Pasqua ortodossa: la preghiera a Santa Maria in Trastevere

Nella basilica in centinaia tra ucraini accolti da Sant’Egidio e altri rifugiati da Siria e Iraq, arrivati con i corridoi umanitari. Il pranzo di solidarietà nella Casa dell’amicizia

Nel giorno della Pasqua ortodossa e dei cristiani d’Oriente, ieri, 16 aprile, in centinaia, tra ucraini accolti dalla Comunità di Sant’Egidio e altri rifugiati provenienti dalla Siria e dall’Iraq arrivati con i corridoi umanitari, hanno partecipato a una preghiera solenne nella basilica di Santa Maria in Trastevere, scandita da canti in lingua ucraina.

Nella sua omelia, padre Andriy Vakhruschev, della Fraternità missionaria di Sant’Egidio, ha parlato di un «Cristo risorto» vicino alle grandi sofferenze della popolazione. «Oggi – ha detto – Gesù è sceso negli inferni dei Paesi lacerati dalla guerra per condurre a sé i colpiti come lui. E abbraccia la nostra vita, abbraccia i feriti, i dispersi, i prigionieri, chi è profugo e lontano da casa, i fratelli e le sorelle che ci hanno lasciato e che sono accolti nel suo regno di luce e di pace».

Al termine della preghiera, tutti hanno partecipato a un pranzo pasquale di solidarietà nella vicina Casa dell’amicizia di Sant’Egidio, grazie al contributo del Cra aziendale di Acea e ad alcuni suoi dipendenti che si sono offerti come volontari, informano da Sant’Egidio, insieme agli studenti della Scuola di lingua e cultura italiana della Comunità.

17 aprile 2023