Oltre 100 i morti in Malawi per il ciclone Freddy

Colpita in particolare la città di Blantyre. La Conferenza episcopale chiede lo stato di calamità per i 12 distretti interessati. Il Papa: «Prego per i defunti, i feriti e gli isolati»

Stando ai dati aggiornati a ieri, 14 marzo, dall’Agenzia per le calamità naturali del Malawi, sono oltre 100 le vittime del ciclone tropicale Freddy, che ha investito il Paese, colpendo in particolare la regione meridionale. 12, in tutto, i distretti interessati: città di Blantyre, distretto di Blantyre, Chikwawa, Chiradzulu, Machinga, Mulanje, Neno, Nsanje, Phalombe, Thyolo, città di Zomba e distretto di Zomba.

Complessivamente, sono 13.099 le famiglie colpite, per un totale di circa 58.946 persone; 4.305 i nuclei sfollati – circa 19.371 persone -, con 57 campi allestiti per l’accoglienza. A riferire i numeri è l’associazione Amici del Malawi, di Perugia, che parla di 190 morti, 584 feriti e 37 dispersi. Ma i numeri sembrano destinati a crescere.

Secondo i meteorologi, il ciclone Freddy ha caratteristiche del tutto peculiari e ha compiuto un percorso ad anello: ha colpito per la prima volta il Madagascar il 21 febbraio; da lì la tempesta si è spostata sul Mozambico, e poi attraverso l’Oceano Indiano è tornato sulla terraferma, con una maggiore potenza; l’11 marzo ha raggiunto per la seconda volta il Mozambico e il Malawi. Intanto nella giornata di ieri, 14 marzo, la Conferenza episcopale del Malawi ha chiesto al presidente di dichiarare lo Stato di calamità per le aree interessate, assicurando la vicinanza nella preghiera alle famiglie colpite, direttamente o indirettamente. Dai presuli anche l’esortazione, al governo e alle parti interessate, a invitare le persone nelle aree colpite dal disastro a spostarsi in zone più sicure e a «tutte le persone di buona volontà» a stare vicino alle vittime, «donando quello che possono».

L’appello della Conferenza dei vescovi è a donare «solo attraverso strutture della Chiesa riconoscibili», per motivi di ordine e trasparenza. Allo stesso modo, per assicurare l’effettiva consegna alle vittime di quanto donato, viene richiesto il coordinamento, «a livello nazionale e diocesano», della Catholic development commission (Commissione cattolica per lo sviluppo). «Possa il Signore confortare quanti sono stati colpiti dal ciclone Freddy, mentre noi chiediamo al Padre eterno di accogliere le anime di quanti hanno perso la vita in questa catastrofe», concludono.

Alle vittime ha rivolto il suo pensiero, al termine dell’udienza generale di questa mattina, 15 marzo, anche Papa Francesco. «Sono vicino alle popolazioni del Malawi colpite nei giorni scorsi da un fortissimo ciclone – le sue parole -. Prego per i defunti, i feriti e gli isolati. Il Signore sostenga le famiglie e le comunità più provate da questa calamità».

15 marzo 2023