Commissione Ue: quadro strategico per la gestione europea delle frontiere
Adottata una comunicazione sui prossimi 5 anni, con una raccomandazione agli Stati membri sul tema dei rimpatri. Sul tavolo anche la cooperazione con i Paesi terzi
Adottata ieri, 14 marzo, dalla Commissione europea riunita a Strasburgo una comunicazione che presenta il quadro strategico per la gestione europea integrata delle frontiere nei prossimi cinque anni e una raccomandazione agli Stati membri sul riconoscimento reciproco delle decisioni di rimpatrio e sull’accelerazione dei rimpatri. Si tratta, si legge in un comunicato diffuso al termine della riunione, del «risultato di un ampio processo di consultazione tra le istituzioni, approdato a una visione condivisa della gestione delle frontiere esterne. Il quadro coordinato orienterà il lavoro quotidiano delle autorità nazionali preposte alla gestione delle frontiere e di oltre 120mila funzionari delle autorità di frontiera degli Stati membri e di Frontex».
Nelle priorità della strategia, orientata da una visione securitaria, 15 componenti essenziali, tra cui il controllo di frontiera, sostenuto dalla collaborazione tra le agenzie per migliorare la governance della migrazione e la preparazione alle crisi; la ricerca e il soccorso – «è prioritario assicurare il coordinamento tra gli Stati di bandiera e gli Stati costieri, e sviluppare le migliori pratiche di condivisione tempestiva e completa delle informazioni», si legge -; un sistema comune dell’Ue per i rimpatri.
Sul tavolo anche il tema della cooperazione con i Paesi terzi, «che deve essere intensificata per contribuire allo sviluppo delle loro capacità operative nei settori del controllo di frontiera, dell’analisi dei rischi, del rimpatrio e della riammissione e della lotta contro il traffico di migranti». Affrontato infine il nodo del «pieno rispetto dei diritti fondamentali» nelle attività di protezione delle frontiere dell’Unione: «Le iniziative degli attori nazionali e dell’Ue devono rispettare pienamente il diritto dell’Unione, compresa la Carta dei diritti fondamentali, e il diritto internazionale, anche attraverso efficaci meccanismi di monitoraggio».
15 marzo 2023