Sos Villaggi dei Bambini a Crotone: «Mobilitata la comunità civile»

La psicologa Cardamone: «Abbiamo il compito di salvaguardare i diritti di chi arriva nel nostro Paese in cerca di riscatto. Come rete, ci impegniamo ogni giorno»

Storie di «mancati ricongiungimenti familiari». La psicologa e psicoterapeuta Francesca Cardamone, coordinatrice del programma di Sos Villaggi dei Bambini a Crotone rilegge in questa chiave in naufragio del 26 febbraio lungo la costa calabrese. «Troppo spesso – afferma – l’Italia e in particolare la Calabria sono teatro di tragedie umanitarie con perdite di vite innocenti, persone partite per sfuggire da situazioni insostenibili in cerca di un futuro di nuove opportunità». In questo caso specifico, «l’impatto del naufragio sul territorio calabrese è stato talmente forte ed emotivamente coinvolgente che l’intera comunità civile si è mobilitata per offrire aiuto ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime che, in molti casi, erano già nella località dove sarebbe dovuto avvenire lo sbarco, in attesa di riabbracciare i propri cari», rileva.

Sos Villaggi dei Bambini, da parte sua, ha offerto supporto psicosociale, «ascoltando i racconti di persone che si sono tragicamente infrante di fronte a un destino infausto». Su tutti, la psicologa riferisce quello di una mamma che ha perso cinque dei suoi familiari, la sorella, il cognato, i nipoti e la nipotina è ancora dispersa: «La sua è la storia di tutti noi. Non possiamo più permettere tragedie come questa. Abbiamo il compito di salvaguardare i diritti di chi arriva nel nostro Paese in cerca di riscatto. Come rete Sos Villaggi dei Bambini ci impegniamo ogni giorno per proteggere i loro diritti».

In concreto, l’organizzazione ha messo immediatamente a disposizione personale volontario e competenze nell’intervento psicosociale e nella mediazione culturale a favore dei sopravvissuti, dei familiari delle vittime e degli operatori e volontari delle associazioni impegnate sul campo. In particolare, supporto psicosociale agli operatori e volontari che hanno prestato servizio allo sbarco e che stanno ancora fornendo supporto, con l’obiettivo di contenimento e prevenzione del rischio connesso al lavoro in prima linea. All’interno dell’Hub di Crotone, sta strutturando un intervento di sostegno psicologico e supporto interculturale, rivolto ai sopravvissuti, per i primi colloqui e la raccolta anamnestica, di orientamento al territorio e ai servizi. Ancora, sta organizzando un intervento dedicato al supporto psicosociale di bambini e ragazzi, attraverso laboratori e attività che l’organizzazione porta avanti da tempo nei Villaggi Sos in Italia.

Oltre al supporto psicosociale alle famiglie che stanno procedendo ai riconoscimenti, Sos Villaggi dei Bambini sta prestando anche interventi di mediazione linguistica e culturale. Attraverso l’ascolto attivo dei familiari delle vittime, gli operatori stanno cercando di accogliere e gestire i sentimenti di rabbia e forte frustrazione, dovuti alle scarse e frammentarie informazioni relative alle operazioni di sepoltura e/o trasferimento delle salme in altri Paesi europei o nei luoghi d’origine.

7 marzo 2023