“In Ecclesiarum communione”, missione e sinodalità

I principi fondanti della costituzione apostolica sul Vicariato di Roma al centro dell’incontro per il clero romano alla Lateranense con i cardinali De Donatis e Ghirlanda

«Nell’accoglienza della nuova costituzione apostolica sull’ordinamento del Vicariato di Roma non si può prescindere dall’orizzonte dell’evangelizzazione». La riflessione con cui il cardinale vicario Angelo De Donatis ha concluso l’incontro per i sacerdoti e i diaconi in servizio nella diocesi di Roma sulla “In Ecclesiarum communione” evidenzia uno dei principi fondanti del documento di Papa Francesco diffuso il 6 gennaio scorso, accanto a quello della sinodalità. L’approfondimento dell’articolato giuridico della costituzione è stato al centro della mattinata di giovedì 2 marzo nell’aula magna della Pontificia Università Lateranense.

De Donatis ha sottolineato come «la novità portata dal Signore richiede un cammino di conversione costante, lo esige», e in questa luce va letta la “In Ecclesiarum communione”: sbaglieremmo prospettiva se pensassimo a operazioni di mero restauro esteriore sia se considerassimo utopica, e quindi inattuabile, la proposta. L’orizzonte teologico in cui si colloca è la sacramentalità». Una sacramentalità che la Chiesa di Roma «apprende nel rapporto vivo con la città». E la Chiesa di Roma, ha affermato il vicario del Papa, «ha anche un carattere di esemplarità per le altre. Esemplarità richiama responsabilità, non affidata alle capacità dei singoli, ma alla comunità credente e neppure frutto dell’impegno volontaristico (pelagiano) individuale, ma espressione della “grazia” che agisce in tutti e in ciascuno». Da qui l’invito «ad attuare la costituzione, in maniera graduale, ma determinata, senza facili nostalgie di un passato che non ritornerà».

Il cardinale Gianfranco Ghirlanda gesuita, autorevole canonista, ha avuto il compito di entrare nel vivo della costituzione apostolica e dei suoi principi fondanti, a partire da quello della missionarietà. La riorganizzazione sancita dal documento è vista dal Papa come un’opportunità affinché il Vicariato sia «un canale adeguato per l’evangelizzazione» e non per «l’autopreservazione», nell’ottica di un passaggio a una pastorale «decisamente missionaria», come più volte invocato da Francesco in vari contesti. Sulla scia della riforma della Curia Romana attuata con la Praedicate Evangelium.

«L’urgenza di un nuovo impulso di evangelizzazione nella riforma della Curia Romana – ha spiegato Ghirlanda – è espressa nel fatto che il primo Dicastero che viene trattato nella Praedicate Evangelium, subito dopo la Segreteria di Stato, è il Dicastero per l’Evangelizzazione». E la «necessità di un autentico risveglio missionario di tutta la Chiesa, la In Ecclesiarum communione la concretizza nella considerazione delle diverse realtà ecclesiali nella diocesi di Roma».

Quindi, l’aspetto della sinodalità e della partecipazione. Papa Francesco, ha detto il cardinale gesuita, «amplia la nozione di sinodalità a tutta la Chiesa» rispetto a Giovanni Paolo II che «identificava sinodalità e collegialità episcopale». Il porporato ha usato le immagini della “piramide rovesciata” utilizzata da Francesco nel discorso per la commemorazione dei 50 anni del Sinodo dei vescovi e della visione sinodale articolata in “tutti” (i battezzati), “alcuni” e “uno”, a cerchi concentrici, proposta dalla Commissione teologica internazionale nel 2018, immagini che valgono per la Chiesa universale, per quelle particolari e per le parrocchie. Da qui la valorizzazione della dignità battesimale e l’impegno, anche per gli uffici del Vicariato, di «far crescere la partecipazione nella responsabilità di tutti i battezzati». La riorganizzazione del Vicariato, ha sottolineato Ghirlanda, è un invito del Papa a tutte le Chiese particolari a rinnovare la loro organizzazione, Francesco vuole incoraggiare i vescovi diocesani ad esercitare il ministero in uno stile sinodale».

Dopo un dibattito animato da alcune domande, le conclusioni del vicegerente, il vescovo Baldo Reina: «Siamo all’interno di un cantiere. Ogni novità disorienta ma proviamo a metterci in discussione. Può essere una stagione favorevole per questa Chiesa. La sfida che ci troviamo di fronte è una possibilità di crescita».

2 marzo 2023