Energie rinnovabili, Commissione Ue: due atti delegati della direttiva
L’obiettivo: garantire che «tutti i combustibili rinnovabili di origine non biologica siano prodotti da elettricità rinnovabile». Il traguardo: 10 milioni di tonnellate nel 2030
Arriva dalla Commissione europea una nota che informa dell’adozione di due atti delegati della direttiva sulle energie rinnovabili. L’obiettivo: garantire che «tutti i combustibili rinnovabili di origine non biologica (Rfnbo) siano prodotti da elettricità rinnovabile». Gli atti rientrano nel quadro normativo dell’Ue per l’idrogeno che comprende gli «investimenti nelle infrastrutture energetiche e le norme sugli aiuti di Stato, gli obiettivi legislativi per l’idrogeno rinnovabile nei settori dell’industria e dei trasporti».
Il primo atto delegato definisce «a quali condizioni l’idrogeno, i combustibili a base di idrogeno o altri vettori energetici possono essere considerati Rfnbo»; il secondo fornisce «una metodologia per il calcolo delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita di tali combustibili». I due atti, spiegano dalla Commissione, «sono interconnessi ed entrambi necessari affinché i combustibili possano essere considerati ai fini degli obiettivi degli Stati membri in materia di energie rinnovabili».
Questo pacchetto di norme fornirà certezza normativa agli investitori: l’Ue punta a raggiungere 10 milioni di tonnellate di produzione interna di idrogeno rinnovabile e 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile importato, in linea con il piano RePowerEu. «L’ambizione di 10 milioni di tonnellate nel 2030 corrisponde al 14% del consumo totale di elettricità dell’Ue». Per questo obiettivo la Commissione europea ha proposto di aumentare l’obiettivo 2030 per le energie rinnovabili al 45%.
13 febbraio 2023