Inaugurato il collegamento ferroviario dal Vaticano a Castel Gandolfo

Utilizzato lo stesso treno con cui Giovanni XXIII nel 1962 si recò a Loreto e Assisi. Il percorso fruibile ogni sabato a partire dal 12 settembre

Utilizzato lo stesso treno con cui Giovanni XXIII nel 1962 si recò a Loreto e Assisi. Il percorso fruibile ogni sabato a partire dal 12 settembre

Hanno viaggiato a bordo del treno utilizzato da Giovanni XXIII nel 1962 per il suo viaggio a Loreto e Assisi i visitatori che hanno inaugrato il collegamento ferroviario tra la Stazione Città del Vaticano e Castel Gandolfo. Un’iniziativa fortemente voluta da Papa Francesco e organizzata dai Musei Vaticani, che si ripeterà per ogni sabato, a partire dal 12 settembre, previa prenotazione sulle pagine web dei Musei. Il mezzo utilizzato dal Papa Buono per mettere sotto la protezione della Madonna di Loreto e di San Francesco il Concilio Vaticano II che stava iniziando era un treno ‘belle époque’ degli anni ‘30, appartenente ai Savoia e prestato al Papa dal presidente della Repubblica di allora, Antonio Segni, riferiscono dal Vaticano.

Completamente restaurato dalla Fondazione Ferrovie dello Stato, il treno è ripartito dopo più di 50 anni dalla Stazione vativana per raggiungere la tenuta pontificia di Castel Gandolfo (55 ettari), che dall’inizio del ‘600 è residenza estiva dei Papi. Più grande della Città del Vaticano, finora era visitabile solo nella parte dei Giardini di Villa Barberini e, saltuariamente, delle Fattorie pontificie. Dal 12 settembre sarà possibile invece, arrivando con un treno da 500 posti direttamente dalla Stazione vaticana, visitare anche il Palazzo apostolico, nel quale è stata aperta anche la “Galleria dei Pontefici”: uno spazio museale con 6 sale, nelle quali sono esposti i ritratti dei Papi dal 500 a oggi.

In mostra anche la sedia gestatoria di Pio XI, un trono utilizzato per ottant’anni nella Sala del Concistoro e, nel cortile, l’auto che Giovanni Paolo II usava per i suoi spostamenti estivi. Restano esclusi dalla visita gli appartamente papali, perché, spiega il direttore delle Ville Pontificie Osvaldo Gianoli, «Castel Gandolfo è sempre pronta ad ospitare il Papa».

11 settembre 2015