Giornata del malato: l’11 febbraio la Messa

Appuntamento nella basilica di San Giovanni in Laterano. Alle 15.30 preghiera e testimonianze; quindi la Messa con il vescovo Ricciardi. Il tema della condivisione

Quest’anno la XXXI Giornata mondiale del malato, che ricorre l’11 febbraio, memoria della Beata Vergine di Lourdes, «si inserisce nel cammino sinodale della Chiesa», per dire che «l’attenzione al malato ha bisogno di più persone» e che «nell’ambito della cura si cammina insieme». A spiegarlo è il vescovo ausiliare Paolo Ricciardi, già delegato per la pastorale sanitaria della diocesi, sottolineando come «a partire dall’icona evangelica del buon samaritano presentata nel messaggio del Papa di quest’anno, l’invito è quello di riprendere e recuperare lo stile di Dio, che è fatto di misericordia, compassione e tenerezza».

Proprio “Si prese cura di lui” è il titolo della Giornata dedicata ai malati, che a livello diocesano verrà celebrata sabato 11 febbraio nella basilica di San Giovanni in Laterano alle 16.30. La Messa, presieduta dallo stesso Ricciardi, sarà preceduta, alle 15.30, da un momento di preghiera e di testimonianze. La prima è legata all’esperienza di una famiglia che «assiste un ragazzo disabile gravissimo, per raccontare una situazione di difficoltà che richiede l’aiuto e il coinvolgimento di tante persone, tra le quali anche un diacono permanente – anticipa il presule -; la seconda proviene invece dall’ambito ospedaliero». Il messaggio vuole essere la constatazione che «tutti siamo fragili e tutti sperimentiamo la sofferenza» ma nel camminare insieme è possibile trovare sollievo, per questo «il tema della condivisione è centrale e la speranza è che dopo l’uscita dalla pandemia di Covid-19 questo stile possa essere sempre più recuperato», auspica Ricciardi, guardando alla «attenzione di tutti verso i malati» e richiamando «le singole comunità parrocchiali ad uscire verso il malato». Ancora, il presule mette in luce un altro aspetto ossia quello della condizione del malato «non solo quale oggetto della cura e della azione della pastorale sanitaria ma quale soggetto della e nella comunità» perché è importante che anche coloro che soffrono si sentano «membra attive».

Per questo l’Ufficio diocesano, insieme alle suore Figlie di San Camillo, ha voluto realizzare un video in cui una candela – accesa dal vescovo Ricciardi nella cappella del Vicariato – passa di mano in mano da un medico a degli infermieri, da un conducente delle ambulanze ad un tecnico di radiologia, da un sacerdote ad un malato, da un’ausiliaria ospedaliera ad una religiosa, «per esprimere il senso del camminare insieme e per sottolineare la presenza anche di chi è nella malattia, che pure cammina insieme a noi».

9 febbraio 2023