Con il Trattato del Quirinale, «nuovo slancio al progetto europeo»

In vigore dal 1° febbraio, suggella il rapporto strategico tra Italia e Francia. Il presidente Mattarella: «Consolidamento del processo di integrazione del continente»

In vigore da ieri, 1° febbraio, il Trattato del Quirinale, siglato il 26 novembre 2021, che «suggella il rapporto strategico tra l’Italia e la Francia», si legge nella nota diffusa dalla Farnesina. Un documento «animato da una comune visione del futuro – ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella -, che consentirà a Francia e Italia non soltanto di rendere ancora più solidi i vincoli di amicizia che le uniscono, ma di stimolare un ulteriore consolidamento del processo di integrazione del nostro continente ed un rafforzamento delle nostre istituzioni comuni».

Nelle parole del capo dello Stato, «insieme a tutti i nostri partner, in uno spirito di autentica solidarietà europea, sapremo superare anche le sfide che l’aggressione russa all’Ucraina ha portato alla sicurezza e alla prosperità globali, assumendo le decisioni necessarie perché l’Unione europea sappia rispondere con rapidità ed efficacia alle sfide dei nostri tempi». Secondo Mattarella infatti «con l’entrata in vigore del Trattato del Quirinale, Francia e Italia sono ancora più unite, in Europa e nel mondo, per difendere e promuovere i valori fondanti delle nostre società: la pace, la libertà, i diritti umani, un progresso economico e sociale sostenibile, nel rispetto dell’ambiente naturale del pianeta».

Dalla Farnesina evidenziano, ancora, le «radici profonde» del rapporto tra i due Paesi firmatari, che affondano nella loro storia comune, ma anche «lo sguardo volto al futuro. Le difficoltà, passate e presenti, hanno insegnato che il rafforzamento del nostro dialogo bilaterale è lo strumento migliore per tutelare gli interessi della nostre comunità nazionali in Europa e nel mondo», si legge ancora nel comunicato stampa. La collaborazione tra le due amministrazioni, rilevano ancora, «potrà ora dispiegarsi in nuove iniziative congiunte e in un rafforzato lavoro comune nella Ue, in linea con la speciale responsabilità dell’Italia e della Francia come Paesi fondatori». In particolare, «il loro comune impegno nella Ue consentirà all’Italia e alla Francia di far valere in Europa le sinergie tra le rispettive posizioni e al contempo di prevenire o risolvere possibili divergenze. Attraverso questo Trattato – è la conclusione -, l’Italia e la Francia intendono quindi imprimere nuovo slancio al progetto europeo, per rispondere alle tante sfide che sono in cima alle preoccupazioni dei nostri cittadini e che solo un’Europa più integrata può affrontare».

2 febbraio 2023