Il Papa: «Dolore per le notizie dalla Terra Santa»

Al termine dell’Angelus, le parole per le vittime e l’appello per «il dialogo e la ricerca sincera della pace». L’annuncio del viaggio in Congo e Sud Sudan

«Con grande dolore apprendo le notizie che giungono dalla Terra Santa, in particolare della morte di dieci palestinesi, tra cui una donna, uccisi durante azioni militari israeliane antiterrorismo in Palestina; e di quanto accaduto vicino a Gerusalemme venerdì sera, quando sette ebrei israeliani sono stati uccisi da un palestinese e tre sono stati feriti all’uscita dalla sinagoga». Al termine dell’Angelus di ieri, 29 gennaio, Papa Francesco ha ricordato quanto sta accadendo tra Israele e Palestina: «La spirale di morte che aumenta di giorno in giorno non fa altro che chiudere i pochi spiragli di fiducia che ci sono tra i due popoli», ha affermato, ricordando che «dall’inizio dell’anno decine di palestinesi sono rimasti uccisi negli scontri a fuoco con l’esercito israeliano». Di qui l’appello «ai due governi e alla comunità internazionale, affinché si trovino, subito e senza indugio, altre strade, che comprendano il dialogo e la ricerca sincera della pace».

Ai fedeli che affollavano piazza San Pietro il pontefice ha annunciato anche l’ormai imminente viaggio in Repubblica democratica del Congo e Repubblica del Sud Sudan, che lo vedrà in partenza domani, 31 gennaio. «Ringrazio le autorità civili e i vescovi locali per gli inviti e per i preparativi di queste visite, saluto con affetto quelle care popolazioni che mi attendono – le sue parole -. Quelle terre sono provate da lunghi conflitti – ha ricordato -. La Repubblica democratica del Congo soffre, soprattutto nell’Est del Paese, per gli scontri armati e per lo sfruttamento; mentre il Sud Sudan, dilaniato da anni di guerra, non vede l’ora che finiscano le continue violenze che costringono tanta gente a vivere sfollata e in condizioni di grande disagio». Francesco ha informato che «in Sud Sudan arriverò insieme all’arcivescovo di Canterbury e al moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia. Vivremo così insieme, da fratelli, un pellegrinaggio ecumenico di pace. A tutti chiedo, per favore, di accompagnare questo viaggio con la preghiera».

30 gennaio 2023