Dedicata al tema della consolazione la Giornata per il dialogo cattolici – ebrei

Appuntamento il 17 gennaio al Seminario Romano Maggiore con il rabbino capo della Comunità ebraica di Roma Riccardo Di Segni e la biblista Rosanna Virgili

Il messaggio profetico di Isaia al capitolo 40, “Consolate, consolate il mio popolo”, è al centro della prossima Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei. L’appuntamento è per il 17 gennaio alle 17.30 al Pontificio Seminario Romano Maggiore, nella Sala Tiberiade. Ad approfondire il tema, il rabbino capo della Comunità ebraica di Roma Riccardo Di Segni e la biblista Rosanna Virgili, docente di esegesi all’Istituto teologico marchigiano. Sarà possibile partecipare all’evento “in presenza”, ma verrà anche trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube della diocesi di Roma.

La Giornata di quest’anno però, precisano dalla diocesi, non si esaurisce in un singolo evento, ma è accompagnata da un cammino di fraternità, partito lo scorso novembre e organizzato da Comunità Ebraica di Roma e diocesi di Roma, sul tema “Comprendere il tempo alla luce della bibbia ebraica”. «Siamo in una fase felice dei rapporti con la comunità ebraica romana – sottolinea il vescovo delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso Riccardo Lamba – che è presente non solo nel quartiere ebraico ove sorge il Tempio Maggiore, ma anche nel territorio, a volte con piccole sinagoghe locali».

Riccardo Di Segni, Rosanna Virgili
Riccardo Di Segni, Rosanna Virgili

Per quanto riguarda il tema, «il brano di Isaia scelto per questa Giornata – spiega monsignor Marco Gnavi, responsabile dell’Ufficio per l’ecumenismo, il dialogo interreligioso e i nuovi culti della diocesi di Roma – affronta un tema preciso e apre lo sguardo ai momenti drammatici vissuti dal popolo eletto di Israele. La consolazione donata da Dio e, una volta ricevuta dagli uomini, da questi offerta ai propri simili, nell’obbedienza all’Alleanza».

La Giornata ha radici nelle indicazioni del Concilio ecumenico Vaticano II e nel Decreto Nostra Aetate. In questo spirito, la Conferenza episcopale italiana nel settembre 1989 volle istituirla dandole cadenza annuale il 17 gennaio, alla vigilia della “Settimana di preghiere per l’unità dei cristiani”. L’obiettivo: rimarcare la radice primigenia della loro stessa identità. Scopo della Giornata dunque, sottolineano ancora dalla diocesi, è quello di «sensibilizzare i cristiani verso il rispetto, il dialogo e la conoscenza della tradizione ebraica, aprendoli ai doni e alle suggestioni del popolo dell’“Alleanza mai revocata”, in un incontro fraterno che arricchisca anche i fratelli e sorelle ebrei di una conoscenza nuova dei cattolici e della loro vita. Nelle differenze di ciascuno – proseguono – è cresciuta una lettura più profonda delle Sacre Scritture e, allo stesso tempo, ci si è trovati più vicini nell’affrontare le sfide del tempo, in vista del bene comune dell’umanità».

12 gennaio 2023