Noemi: «Torno a teatro con il mio primo amore»

Intervista all’artista romana, in tour nei teatri italiani con “Live 2022”. Tappa a Roma il 19 dicembre alla sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della musica. Con lei, una band di 6 musicisti

La carriera di Noemi (vero nome Veronica Scopelliti) dimostra che si può sfondare anche se non si arriva subito ai primi posti. Come quando nel 2009 arrivò quinta alla seconda edizione di “X factor”, ma il suo inedito, “Briciole”, le spalancò le porte del panorama musicale, facendole ottenere subito un disco di platino. L’anno dopo era sul palco del Festival di Sanremo – dove in 14 anni di carriera è tornata altre sei volte -, quarto posto con “Per tutta la vita”, tra il risentimento di pubblico e orchestra, che di fronte alla sua esclusione dal podio lanciò gli spartiti sul palco come segno di protesta. Ora, dopo il successo e la grande carica estiva di “Live Outdoor 2022”, Noemi si è preparata con la sua graffiante voce per tornare dal vivo nei più prestigiosi teatri italiani con il suo nuovo tour “Live 2022”. Con lei, voce e piano sempre attenta a sonorità particolari e ricercate, una band di sei musicisti che l’accompagnerà per riproporre i suoi brani di successi riarrangiati per adattarli agli spazi intimi del teatro: Riccardo Giovine al violoncello, Alessandro “Duccio” Luccioli alla batteria, Gabriele Greco al basso, Gianluca Massetti alle tastiere, Marco Rosafio alle chitarre e Simona Farris ai cori.

Il tour, partito il 2 dicembre a Crema, farà tappa a Roma, la sua città, il 19 dicembre. Dal 16 dicembre è disponibile su tutte le piattaforme digitali “Fuori dai guai” (Columbia Records/Sony Music), il nuovo brano dalle tinte soul di Noemi in collaborazione con Gemitaiz, espressione del costante desiderio dell’artista di sperimentare, condividere e contaminarsi con la scena hip hop italiana di cui Gemitaiz è uno dei principali esponenti. Noi l’abbiamo intervistata durante una breve pausa del tour per farci raccontare di questo periodo creativo alimentato dal calore del pubblico.

Come stai? Che periodo è per te?
Bene, a parte l’umidità che mi compromette la voce! Sono in tour, sono contenta, sono una combattente. Mi sento come un contadino alla prima stagione, dopo la semina, il primo raccolto. Mi sono spezzata la schiena, anche la gente che lavora con me, però ho le mie soddisfazioni, tornare in tour a teatro è bellissimo! Il teatro è il mio habitat naturale, lo dico senza fase modestie, mi piace proprio tanto, il buio, la vicinanza del pubblico… Poi devo dire la verità, la scenografia e luci sono meravigliose, curate da Jacopo Ricci. La musica è bellissima, ho fatto un gran lavoro insieme a tutto il staff e al direttore musicale. Avevo piacere di ripercorrere il mio repertorio raccontandomi al pubblico e portandoli nella mia musica. Spero di aver fatto una bella cosa. Poi porto con me sul palco il mio pianoforte, il mio primo amore, ho iniziato a sentire la musica perché mi piaceva il pianoforte, ho sentito la colonna sonora del film “Lezioni di piano” di Michael Nyman e sono rimasta folgorata. Ho sentito il brano “The heart asks peasure first” che è una cosa pazzesca, e sono andata da mio padre dicendogli: “Papà voglio imparare a suonare questo”. Di solito suono il pianoforte a casa mia, quindi suonarlo a teatro è tanta roba. Durante lo spettacolo suonerò anche un pezzo di Debussy.

Vai sul classico, quindi?
Beh, sì, ho imparato da quello, anzi ho dovuto forzarmi con il pop all’inizio. Mi sentivo più adatta per Beethoven, che con Mozart però trovo molto rock!

A proposito di contaminazioni, è appena uscito un nuovo duetto, quelli con Carle Brave. “Makumba” e “Hula hoop” sono sempre stati di grande impatto, cosa ti intriga di queste collaborazioni o magari sei tu che intrighi loro?
Sicuramente la cosa è reciproca, dal mio punto di vista sono molto contenta di collaborare con tutta questa parte di artisti che è riuscita a integrare nel pop italiano un sound nuovo, portando il gusto per l’hip pop, l’r&b, il soul. Quando sono uscita io il pop italiano era più limitato, loro, da qualche anno, hanno rotto gli schemi e per me collaborare con loro è anche mettermi alla prova con dei fraseggi nuovi. Loro scrivono per me dei pezzi fantastici e mi aiutano a far emergere la mia anima soul.

Insomma, sei una persona a cui i cambiamenti fanno bene, non solo in senso metaforico.  A parte quello che vediamo noi, tu come li hai vissuti?
Non è stato semplicissimo, anzi, piuttosto complesso. I circoli viziosi sono sempre difficili da evadere. Non è stato facile, ma ne è valsa la pena. Sono una tosta, che reagisce, e sono contenta di ave litigato con il demone dell’abitudine e di non essermi lasciata scoraggiare. Per il momento ho vinto… per il momento!

In un ambiente molto competitivo come il tuo, tu hai spesso dichiarato apertamente la tua gratitudine per alcuni colleghi.
La gratitudine è un valore, non bisogna mai dimenticarsi da dove vieni e di chi ti ha dato una mano quando ti serviva. Penso a Vasco Rossi e Gaetano Curreri che hanno scritto per me “Vuoto a perdere”. Poi Fiorella Mannoia, che ha voluto cantare con me “L’amore si odia”, la prima a testimoniare una stima per me che mi ha permesso di diventare credibile. Anche Morgan che a “X factor” mi ha messo in contatto con il repertorio dei cantautori che non avevo mai cantato e lui si è fidato di me e mi ha fatto capire la loro profondità e che ero all’altezza di cantarli. Penso anche a Mahmood che ha scritto per me “Glicine”, che mi ha raccontato tantissimo in un periodo particolare per me.

A proposito di canzoni, a quali brani non puoi rinunciare nella tua scaletta ideale?
A parte questi già citati, anche “Briciole”, “Ti amo non lo so dire”, ma anche brani meno conosciuti come “Se tu fossi qui” e “La borsa di una donna”. Poi adesso c’è “Makumba” e spero “Fuori dai guai”.

Come sarà il concerto di Roma?
Ci saranno ospiti, ma non posso dire altro!

Quest’anno niente Festival di Sanremo? Che progetti hai?
Lo vedrò da casa! Sono molto grata ad Amadeus per avermi portato due volte consecutive, e poi ha fatto un lavoro pazzesco in questi anni, inserendo in gara artisti per tutto il pubblico.

Per chi tifi?
Per le donne!

17 dicembre 2022