Premio Sacharov agli ucraini, Zelensky: «È una battaglia per la libertà»

Il presidente dell’Ucraina è intervenuto online alla consegna, nell’emiciclo di Strasburgo. La presidente del Parlamento Ue Metsola: «Siamo al vostro fianco»

Oleksandra Matviychuk (che è anche Premio Nobel per la pace), Yulia Pajevska (Angels of Taira), Ivan Federov sindaco di Melitopol, Olekssandr Chekryhin e Stanislav Kulykivskyi (State Emergency Services) e Yaroslav Bozhko (Yellow Ribbon Civil Resistance Movement). Sono loro che questa mattina, 14 dicembre, nell’emiciclo di Strasburgo hanno ritirato il Premio Sacharov 2022, consegnato dal Parlamento europeo al “coraggioso popolo ucraino”. Intervenuto online anche il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, accolto dal lunghissimo applauso degli eurodeputati. «Vi porto il saluto di chi sta lottando per il nostro Paese e per la libertà», ha detto, chiedendo un minuto di silenzio per le vittime della guerra scatenata dalla Russia.

Nelle parole di Zelensky, «la Russia sta tentando di togliere la libertà sia all’Ucraina che all’Europa. E questo è un crimine», per il quale il presidente ucraino chiede l’istituzione di un tribunale internazionale. «I russi stanno distruggendo tutto», ha continuato raccontando degli orrori del conflitto, delle vittime, delle violenze sulla popolazione civile, delle città distrutte. Quindi ha ringraziato il Parlamento europeo, l’Ue e «tutti coloro che ci sono accanto e che sostengono il nostro sforzo», per concludere con un’invocazione: «Gloria all’Ucraina, ai nostri soldati e a chi difende la libertà».

A nome dell’Eurocamera è intervenuta la presidente Roberta Metsola. «Oggi – ha ricordato – è il 293° giorno di guerra e noi tutti siamo testimoni della resistenza dei cittadini ucraini che fronteggiano l’esercito russo con il loro orgoglio e il loro coraggio. Il messaggio che inviamo dall’Europa è chiaro: siamo al vostro fianco – ha continuato -. Voi vi state battendo anche per i nostri valori che noi ci siamo presi il lusso di dare per scontati».

Metsola ha ricordato i cardini di una democrazia libera: la libertà di espressione, il diritto di voto, media liberi. «Anche il popolo ucraino si merita tutto questo», ha rilevato, insieme alla pace e alla libertà. Ha parlato quindi dell’importanza degli aiuti materiali che l’Ue sta inviando a Kiev, dell’accoglienza dei profughi – «vi abbiamo aperto le nostre case», le sue parole -, dell’Ucraina come «Paese candidato all’adesione» all’Ue e dei pacchetti di sanzioni contro Mosca. «La Russia – ha affermato – dovrà pagare per i crimini di questa guerra. L’Europa resterà unita, accanto all’Ucraina».

14 dicembre 2022