Dalle Acli la fotografia di una città che vuole ripartire

Presentato in Campidoglio il rapporto “Cantiere Roma: idee e proposte dal basso per il rilancio della Capitale». Il vescovo Salera: «Ascoltare i cittadini, soprattutto in questo tempo così particolare». Il sindaco Gualtieri: «Costruire insieme percorsi di integrazione»

Con il “Cantiere Roma” le Acli propongono alle istituzioni i piani di azione per il rilancio della Capitale, fornendo anche le chiavi di lavoro. Da parte loro gli amministratori si impegnano a seguire i suggerimenti e a collaborare per il bene dei cittadini. È quanto accaduto questa mattina, giovedì 24 novembre, nell’aula Giulio Cesare in Campidoglio dove le Acli hanno riproposto alla giunta capitolina quanto emerso lo scorso anno dall’ascolto di 200mila bambini, giovani, donne, stranieri, anziani e famiglie. Ascoltare, interpretare, agire e immaginare i verbi suggeriti dalle Acli per fornire risposte alle istanze dei cittadini e delineare il futuro. Nell’ottica dell’agire, sono emerse tre proposte per iniziare subito il lavoro: la mappatura delle “buone pratiche” sociali su base municipale, le porte sociali – un modo per connettere e mettere in rete i servizi – e infine i benefit sociali per incentivare e riconoscere il lavoro dei volontari che prestano servizio in ambito sociale con ingressi a mostre, eventi e manifestazioni, al fine di generare un circuito virtuoso tra solidarietà e cultura.

Già nel settembre 2021, agli allora candidati sindaco furono presentati i risultati del rapporto oggi raccolti nel volume “Cantiere Roma: idee e proposte dal basso per il rilancio della Capitale”, edito da La Bussola, che è stato distribuito agli amministratori. Alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stato ricordato che dal report è emerso che la Capitale assorbe il 74,6% di tutti i casi denunciati nel Lazio e il livello di sicurezza percepito dalle donne è pari al 3,67 %. È stato inoltre annunciato che i lavori del cantiere continueranno perché «c’è una città che esiste e resiste e vuole fare da pungolo alle istituzioni senza polemiche sterili», ha detto Lidia Borzì, presidente delle Acli provinciali di Roma.

Il vescovo Daniele Salera, delegato per la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Roma, si è soffermato sull’importanza di ascoltare i cittadini soprattutto «in questo tempo così particolare». Un “ascolto” da fare insieme, Chiesa, associazioni e istituzioni, per rispondere alle tante difficoltà dei cittadini che si sono acuite con l’emergenza epidemiologica. «I romani – ha detto – sono coraggiosi e pieni di vitalità ma sono spesso costretti a vivere con uno stile di vita sempre più insostenibile, in particolare per i più anziani ma anche per i più giovani e più fragili. Siamo chiamati a leggere insieme i dati che emergono dai processi socio-culturali ma soprattutto siamo chiamati a interpretarli insieme per il bene di tutti».

Sulla stessa linea il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, secondo «ci vuole una grande alleanza di forze che pensano e dicono che Roma non ce la può fare se non cerca di guardare le cose dal punto di vista dei più deboli e dei più fragili». Plaudendo all’idea della mappatura delle buone pratiche, il primo cittadino si è detto disponibile a un nuovo «giro di incontri per lo sviluppo e il lavoro. C’è bisogno del contributo di tutti per costruire percorsi di integrazione orientati al coinvolgimento lavorativo, che possano partire dai bisogni del territorio». Le proposte delle Acli saranno «integrate» nel lavoro già avviato dall’amministrazione comunale, ha concluso Gualtieri, per disegnare «una città che include i più fragili e i più deboli».

Michele Azzola, segretario generale Cgil Roma e Lazio, intervenuto in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil, ha ricordato che il sindacato «da anni denuncia l’aumento delle disuguaglianze che sta portando a una totale assenza di opportunità q quindi si sta traducendo in assenza di partecipazione alla vita pubblica». Dagli assessori capitolini con deleghe attinenti agli ambiti approfonditi dal Cantiere, la volontà di collaborare per «far diventare Roma una metropoli sostenibile» e per «accorciare le distanze, ricucire il territorio, ridurre le disuguaglianze sociali ed economiche».

25 novembre 2022