Il Papa: «C’è carestia di pace. Continuiamo a pregare per la martoriata Ucraina»

L’appello al termine dell’Angelus, dalla cattedrale di Asti. Il ricordo dei «tanti luoghi flagellati dalla guerra» e delle vittime dell’incendio nel campo profughi di Gaza

Si è rivolto ai giovani, Papa Francesco, nell’Angelus di ieri, 20 novembre, al termine della Messa celebrata nella cattedrale di Asti – dove si è recato per una visita di famiglia -. «Oggi – ha detto – ci vogliono giovani veramente trasgressivi, non conformisti, che non siano schiavi di un cellulare ma cambino il mondo come Maria, portando Gesù agli altri, prendendosi cura degli altri, costruendo comunità fraterne con gli altri, realizzando sogni di pace!».

Il pontefice ha fatto notare che «il nostro tempo sta vivendo una carestia di pace: stiamo vivendo una carestia di pace. Pensiamo a tanti luoghi del mondo flagellati dalla guerra, in particolare alla martoriata Ucraina». Quindi l’appello: «Diamoci da fare e continuiamo a pregare per la pace!”», l’esortazione di Francesco, che ha esortato anche a pregare «per le famiglie delle vittime del grave incendio avvenuto nei giorni scorsi in un campo di rifugiati a Gaza, in Palestina, dove sono morti anche diversi bambini. Il Signore accolga in cielo quanti hanno perso la vita e consoli  quella popolazione così provata da anni di conflitto».

21 novembre 2022