Fascia verde: il Campidoglio chiude alle auto inquinanti

Dal 15 novembre stop ai diesel euro3; dal 1° novembre 2024 fuori i motori a benzina euro3. Dal 1° novembre 2023 limitazioni per diesel euro 4; dal 2024 per gli euro 5

La giunta Gualtieri “chiude” Roma alle auto inquinanti. Approvata ieri, 10 novembre, la delibera con nuove misure di limitazione permanenti, programmate ed emergenziali relative all’accesso e alla circolazione all’interno della Fascia verde. L’obiettivo: prevenire e contenere l’inquinamento atmosferico. Già dal prossimo 15 novembre, vietati accesso e circolazione dal lunedì al sabato – eccetto i giorni festivi infrasettimanali – per autoveicoli alimentati a benzina e a gasolio pre-euro 1, euro 1 ed euro 2; per autoveicoli alimentati a gasolio euro 3; ciclomotori e motoveicoli alimentati a benzina pre-euro 1 ed euro 1 e a gasolio pre-Euro 1, euro 1 ed euro 2. Dal 1° novembre 2024 poi a queste categorie di aggiungeranno gli autoveicoli alimentati a benzina euro 3.

Fermi restando i divieti permanenti già in essere, chiariscono dal Campidoglio, dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno, dal lunedì al sabato – con l’esclusione dei festivi infrasettimanali – la Fascia verde resta chiusa anche per altre tipologie di veicoli. Nel dettaglio, dal 1° novembre 2023 stop ad autovetture alimentate a gasolio euro 4 nella fascia oraria 7.30-20.30; veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio euro 4 nella fascia oraria 7.30-10.30/16.30-20.30; ciclomotori e motoveicoli alimentati a gasolio euro 3. Questo stesso provvedimento dal 1° novembre 2024 sarà esteso ad autovetture alimentate a gasolio euro 5 nella fascia oraria 7.30-20.30; veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio euro 5 nella fascia oraria 7.30-10.30/16.30-20.30.

Ancora, dal 1° novembre al 31 marzo di ogni anno Fascia verde “chiusa” per almeno quattro domeniche per tutti i veicoli dotati di motore endotermico, nelle fasce orarie 7.30-12.30 e 16.30-20.30. Si tratta delle “domeniche ecologiche”, il cui calendario sarà definito di anno in anno con apposito atto della Giunta capitolina e a cui verrà data applicazione con specifiche ordinanze del sindaco. A tutto questo si aggiungono poi i provvedimenti emergenziali da applicare in caso di «criticità da inquinamento, misurate e/o previste», articolati all’interno del territorio comunale, che verranno adottati «nelle giornate di lunedì e giovedì», è l’anticipazione di Roma Capitale.

Non mancano, contestualmente, alcune misure di sostegno all’uso del trasporto pubblico, dall’abbonamento annuale gratuito in cambio di rottamazione di veicoli entro Euro 2 ed Euro 3 benzina ed Euro 3 ed Euro 4 diesel all’ incentivo, aggiuntivo a quelli statali, per il cambio di mezzi commerciali leggeri da Euro 3/5 a full electric, fino alla riedizione dello sconto trasporto pubblico per rete Mobility manager. «Queste misure di sostegno, mettendo a sistema fondi del Piano di risanamento della qualità dell’aria della Regione Lazio, ammontano a un totale di 3 milioni di euro per le annualità 2022-2022, 5 milioni per il 2023 e 5 milioni per il 2024», si legge nella nota diffusa dal Campidoglio. Si tratta di provvedimenti, precisano, che «si affiancano ai contributi statali con gli incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti effettuati sino al 31 dicembre 2022 e nel corso di ciascuna delle annualità 2023 e 2024 (cosiddetto Ecobonus) e al contributo “Bonus trasporti” che ha istituito un sostegno economico agli utenti dei servizi di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e ferroviario nazionale».

Soddisfazione nelle parole del sindaco Roberto Gualtieri. «Realizziamo un pezzo importante del nostro programma, che tutela la salute delle romane e dei romani, riduce l’inquinamento e le emissioni e rende la nostra città più vivibile, nel rispetto delle norme europee – afferma -. Grazie alle risorse regionali, diamo il via a contributi importanti per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico e per l’acquisto di auto più sostenibili, convinti che la transizione ecologica vada facilitata e accompagnata da misure che aiutino cittadine e cittadini a sostenere il peso e l’impatto delle trasformazioni». Tutto questo, rivendica il primo cittadino, «si inserisce nella nostra azione per una vera rivoluzione della mobilità a Roma, per la quale abbiamo messo in campo importanti opere, interventi e investimenti, nel segno della cura del ferro, dell’approccio Mobility as a Service, della mobilità dolce e sostenibile. Nei prossimi mesi – anticipa – accelereremo ancora di più questo progetto ambizioso per rendere Roma più connessa e creare sempre più valide alternative al trasporto privato, a vantaggio della qualità della vita di tutte e di tutti, e restituendo spazi alla città».

L’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè parla di «giornata storica» per la trasformazione di Roma «da città autocentrica a città intermodale e a misura d’uomo»: un «obiettivo fondamentale», lo definisce. Due, rileva l’assessore Sabria Alfonsi (Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti), i «pilastri fondamentali» di queste misure: «La tutela dell’ambiente, e quindi della salute pubblica, e il rispetto delle normative europee sui limiti da osservare per gli inquinanti atmosferici. Scelte sulle quali dobbiamo recuperare un ritardo di oltre dieci anni – aggiunge -; ritardo che ha concorso, a livello nazionale, all’applicazione di procedure di infrazione e condanna da parte della Corte di Giustizia europea». Accanto a questi, Alfonsi identifica anche un altro «asse fondamentale» messo in campo dalla giunta Gualtieri a tutela dell’ambiente: «Il grande grande piano di forestazione urbana, fondamentale per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Siamo impegnati a centrare gli obiettivi fissati dall’Ue e dall’Onu – conclude – per la decarbonizzazione e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030, per i quali Roma è stata scelta dalla Commissione Ue tra le 100 città europee che faranno da apripista».

11 novembre 2022