Viola: liturgia, evitare estremismi e protagonismi

Il segretario del dicastero per il Culto divino all’incontro per il clero sulla Desiderio desideravi: «Il celebrante non deve sostituirsi a Cristo: sarebbe devastante»

Se avessimo la consapevolezza di ciò che siamo chiamati a celebrare e a vivere non si genererebbero gli orrori di cui siamo stati testimoni anche questa estate». Ogni sacerdote deve avere l’intima certezza e cognizione di ciò che accade sull’altare durante la celebrazione eucaristica per «evitare estremismi e protagonismi, tentazioni che inducono a pensare» che sia il celebrante «la novità e la bellezza della liturgia, con il suo modo di fare e la sua affabilità». Una meditazione a tratti pungente e provocatoria, quella dell’arcivescovo Vittorio Francesco Viola, segretario del dicastero per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti che questa mattina, giovedì 3 novembre, nella basilica di San Giovanni in Laterano ha guidato la riflessione sulla lettera apostolica “Desiderio desideravi” di Papa Francesco sulla formazione liturgica del Popolo di Dio. L’arcivescovo ha tenuto a rimarcare che «non deve essere il celebrante a sostituirsi a Cristo perché questo sarebbe devastante anche per la comunità».

La lettera apostolica sulla formazione liturgica del Popolo di Dio “Desiderio desideravi” è stata pubblicata il 29 giugno scorso ed è indirizzata ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, alle persone consacrate e ai fedeli laici. Nei 65 paragrafi, Bergoglio evidenzia che oggi c’è «bisogno di una seria e vitale formazione liturgica» utile per «recuperare la capacità di vivere in pienezza l’azione liturgica». L’esigenza di un percorso di formazione e di una maggiore attenzione alla celebrazione eucaristica, ha spiegato il cardinale vicario Angelo De Donatis introducendo l’incontro riservato ai sacerdoti e ai diaconi della diocesi – presenti anche i vescovi ausiliari – era emersa nell’ascolto delle realtà parrocchiali durante gli incontri organizzati nell’ambito del cammino sinodale.

«Nelle stesse settimane, mentre rileggevamo i risultati delle relazioni che sintetizzavano l’ascolto – ha detto -, Papa Francesco ci ha donato la lettera apostolica. Si tratta concretamente di recuperare il gusto del celebrare insieme, lasciandoci trasformare dallo Spirito Santo che opera nella liturgia. In tal modo saremo capaci di innalzare con la voce di Cristo la lode, la supplica e il rendimento di grazie al Padre. La lettera apostolica e l’ascolto del cammino sinodale hanno suggerito di riprendere il tema della formazione liturgica».

L’incontro con il presbiterio romano è inserito in un percorso di formazione che coinvolge tutti i fedeli della diocesi. Il cardinale vicario ha ricordato il corso partito il 20 ottobre al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo e che proseguirà fino a gennaio per presentare ai laici la “Desiderio desideravi”. Un testo «sui generis», lo ha definito l’arcivescovo Viola, proprio come auspicato in precedenza dal Papa che non voleva proporre una «nuova istruzione o un direttorio». La lettera apostolica «in questo momento vuole essere un colpo d’ala per tirare fuori la questione liturgica da un contesto solo polemico che è motivo di sofferenza. Ciò che ci maggiormente ci unisce è diventato, a volte, motivo di divisione». Partendo dal mistero dell’incarnazione, il presule ha ricordato alcuni momenti della vita pubblica di Gesù che si è sempre fatto toccare per guarire i malati, una «possibilità data anche a noi oggi di incontrarlo realmente e toccarlo». Nella celebrazione eucaristica il sacerdote «non “rappresenta” l’Ultima Cena». Celebrare e consacrare il pane e il vino sono gesti che si possono compiere solo se si ha «l’intima consapevolezza della presenza viva di Cristo».

Ai sacerdoti e diaconi intervenuti all’incontro è stato donato il libretto “Evangelizzare con la liturgia” che racchiude undici schede con schemi di catechesi sulla Messa, dalla processione d’ingresso alla preghiera dei fedeli. Un opuscolo di 30 pagine «nato per approfondire i riti di introduzione e la liturgia della Parola per scoprire nel dettaglio ogni singolo momento della celebrazione», ha spiegato padre Giuseppe Midili, direttore dell’ufficio liturgico del Vicariato, annunciando che il 14 novembre il sussidio sarà approfondito in un incontro online alle 19. Per il cardinale vicario che firma l’introduzione del libretto «le schede possono diventare un’opportunità per coinvolgere nell’azione liturgica tutti i battezzati».

3 novembre 2022