Ucraina: bombardata la città di fronte alla centrale di Zaporizhzhia

Si tratta di Nikopol; danneggiate le linee elettriche. Bombardamenti anche sul Donetsk: 4 civili uccisi. Nella notte, raggiunta dai missili la condotta idrica di Mykolaiv

Nelle prime ore di questa mattina, 28 ottobre, bombardamenti russi sulla città orientale di Nikopol – di fronte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia – hanno danneggiato le linee elettriche, raggiungendo anche una dozzina di condomini. I missili, riferisce il governatore Valentyn Reznichenko, hanno colpito anche Nikopolska, Marhanetska e Chervonohryhorivska, nell’oblast di Dnipropetrovsk, riporta il Kyiv Independent.

Nella regione del Donetsk invece le bombe lanciate da Mosca nelle ultime 24 ore hanno ucciso 4 civili, ferendone altre 9. A renderlo noto, riferisce Ukrinform, è il capo dell’amministrazione militare regionale Pavlo Kyrylenko: «Quattro civili sono stati uccisi dai russi: tre a Bakhmut e uno a Sviatohirsk». Scoperti anche, nel villaggio di Shandryholove, i corpi di 5 civili uccisi durante l’occupazione russa.

Missili S-300 nella notte anche contro la città meridionale di Mykolaiv . Colpita in particolare la condotta idrica. Su Telegram – riporta sempre Ukrinform – il capo dell’amministrazione militare regionale Vitalii Kim rende noto che ci sono distruzioni e danneggiamenti e che un civile è rimasto ferito.

Dall’altro lato del fronte, il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha confermato con un messaggio su Telegram che una sua unità è finita nei giorni scorsi sotto il fuoco dell’artiglieria ucraina nella regione meridionale di Kherson, riportando vittime e feriti. «23 soldati sono stati uccisi e 58 feriti. Di questi, quattro sono rimasti gravemente feriti. Sì, ci sono state grandi perdite da parte nostra durante la notte – ammette -, ma i ceceni stanno partecipando alla jihad. E se sono destinati a cadere in una guerra santa, è un onore e una grande gioia per ogni vero musulmano. Tutti sogniamo di morire sulla via di Allah».

In un video registrato in strada, accanto al relitto di un drone nemico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia che dall’inizio dell’invasione, il 24 febbraio scorso, la Federazione Russa ha effettuato 4.500 attacchi missilistici sull’Ucraina e oltre 8mila raid aerei. Secondo il governatore in esilio del Lugansk Sergiy Gaidai le forze armate ucraine, sebbene lentamente, stanno avanzando nelle direzioni Svatovsky e Kremensky. «Ci sono stati tentativi da parte delle truppe di occupazione russe di irrompere in Belogorovka, ma non sono riusciti – le sue parole, citate dall’Ukrainska Pravda -. Tutte le offensive sono state respinte. Per quanto riguarda la direzione di Svatovo-Kremennaya, le forze armate ucraine stanno avanzando. Poiché non c’è più il fattore sorpresa, gli occupanti hanno avuto il tempo di creare riserve, distruggere ponti e minare il territorio. Ora stanno bombardando tutti gli insediamenti che hanno dovuto lasciare con un fuoco pesante. Il meteo – aggiunge – non è affatto favorevole: ci sono piogge».

28 ottobre 2022