Svolta tecnologica per l’Ama, in attesa dei privati

Veicoli tracciati via satellite permetteranno maggiore pianificazione della pulizia. Marino: «Se non dovesse funzionare via libera ai privati»

Veicoli tracciati via satellite permetteranno maggiore pianificazione della pulizia. Marino: «Se non dovesse funzionare via libera ai privati»

A pochi mese dall’apertura del Giubileo della misericordia, la città sembra essere ogni giorno più sporca. Chissà se la “svolta tecnologica” che sta per ricevere l’Ama riesca a cambiare lo stato delle cose. È stato presentato mercoledì 15 luglio il nuovo sistema di monitoraggio dei servizi di igiene urbana sul territorio cittadino. Le attività di pulizia e raccolta rifiuti saranno presto monitorate attraverso un sistema di tracciamento dei veicoli, basato su tecnologia di ultima generazione e canali di trasmissione WiFi e Gprs.

Dal 1 luglio è entrata in funzione una sala operativa con l’obiettivo di monitorare e gestire in tempo reale i servizi erogati quotidianamente dall’azienda per «rispondere in maniera più adeguata alle esigenze dei romani» e «rendere più efficaci ed efficienti i servizi di raccolta rifiuti». Il sistema segnala e registra i percorsi svolti dai mezzi, la raccolta dei rifiuti, le attività di spazzamento e lavaggio meccanizzato in corso.
Una volta a regime il progetto prevede ulteriori sviluppi: a febbraio 2016 sarà approntata una sala operativa integrata che assumerà il ruolo di vera e propria cabina di regia. Al momento i mezzi Ama già cablati sono 1.200.

Durante la presentazione del progetto, il sindaco Ignazio Marino ha aperto alla possibilità che privati possano entrare nella gestione della pulizia cittadina: «Se la raccolta dei rifiuti da parte dell’Ama non dovesse funzionare – ha detto il sindaco – siamo pronti ad intraprendere strade diverse come già avviene a Londra e Parigi aprendo ai privati la raccolta e lo spazzamento delle strade».

«Sono convinto – ha aggiunto il sindaco – che i risultati riusciremo a vederli nel corso di questa estate – ha aggiunto- perché da oggi i romani sanno che potranno controllare come viene fatto lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti e questa è una apertura di credito nella quale credo fortemente perché abbiamo dei grandi professionisti». Categorico il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, per il quale il sindaco dovrebbe «passare direttamente ai fatti. Che a Roma il servizio di nettezza urbana faccia acqua da tutte le
parti è più che evidente – ha proseguito Rienzi – Basta fare un giro per la città per riscontrare rifiuti ad ogni angolo e uno stato generalizzato di sporcizia. Addirittura un reportage realizzato dal Codacons Tv nei giorni scorsi ha evidenziato la presenza di una distesa di foglie sui marciapiedi del quartiere Prati, che stazionano da mesi senza che nessuno provveda a rimuoverle. Lo stato dei rifiuti nella capitale è ancor più grave se si considera che per il servizio di nettezza urbana i cittadini pagano tariffe salatissime».

«Farebbe bene pertanto Marino a passare alle vie di fatto – ha concluso Rienzi – cancellando l’Ama e affidando il servizio a privati, considerato il peggioramento del servizio registrato negli ultimi anni».

 

16 luglio 2015