I sindaci del mondo convocati in Vaticano

Presentati due simposi su cambiamento climatico e nuove schiavitù. Monsignor Sanchez Sorondo: attesi i rappresentanti di 60 municipalità

Presentati ai giornalisti due imminenti simposi su cambiamento climatico e nuove schiavitù. Monsignor Sanchez Sorondo: attesi i rappresentanti di 60 municipalità

Per la prima volta i sindaci delle grandi città del mondo vengono convocati in Vaticano. L’occasione: i due simposi sul cambiamento climatico e sulle nuove schiavitù organizzati per la fine di luglio dalle Pontificie Accademie delle scienze e delle scienze sociali. I due eventi, presentati oggi, 15 luglio, in Sala stampa vaticana – dal titolo, rispettivamente, “Modern slavery and climate change: the commitment of the cities” e “Prosperity, people and planet: achieving sustainable development” – si svolgeranno il 21 e il 22 luglio; il primo giorno nell’Aula del Sinodo e il secondo nella Casina Pio IV, con la partecipazione dei sindaci delle grandi città del pianeta. Da tutti i continenti, ne arriveranno circa 60. «Un successo inaspettato», ha commentato presentando l’iniziativa ai giornalisti monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere delle due Accademie. La risposta, ha osservato, «è andata oltre le nostre aspettative, visto che la data di partecipazione del Papa ci è stata data da poco e abbiamo avuto poco tempo per organizzarci».

L’intevento di Francesco è previsto al simposio del 21 luglio, e la mattinata si concluderà poi con l’udienza papale. Prima di lui nello sesso giorno prenderanno la parola, tra gli altri, il sindaco di Parigi Anne Hidalgo, che aprirà l’incontro; poi quelli di Stoccolma, Madrid e Rio, oltre ai governatori della California e di Abidjan. Tredici i sindaci italiani, tra cui il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini.
La doppia iniziativa, ha spiegato il cancelliere ai giornalisti, è la prima con l’obiettivo di «far fruttificare al massimo il testo dell’enciclica Laudato si’ e dagli una dimensione operativa», rispondendo al compito «non solo teorico ma anche pratico», affidato dal Papa all’Accademia delle Scienze fin dall’inizio del Pontificato. Ai partecipanti ai due simposi del 21 e 22 luglio, ha continuato, verrà sottoposto un documento da sottoscrivere. L’obiettivo: ratificare un impegno comune per inserire l’eliminazione delle “nuove schiavitù” tra gli Obiettivi Onu del Millennio. Una condizione, quest’ultima, che riguarda oggi 30 milionidi persone ridotte in schiavitù: in 80 casi su 100 vittime della prostituzione.
«Si sono detti tutti d’accordo per firmare», ha assicurato il presule. E lo faranno alla presenza di alcuni rappresentanti delle Nazioni Unite, tra cui Jeffrey Sachs, consulente Onu per gli Obiettivi del Millennio.«Già Paolo VI – ha ricordato – aveva definito l’Onu una via moderna di civiltà, assicurando la piena collaborazione» della Chiesa. Quindi ha aggiunto: «Francesco sta per visitare le Nazioni Unite. Non credo che ci sia nessun problema».
15 luglio 2015