Il Mir al governo: «Sostegno agli obiettori di coscienza russi, bielorussi e ucraini»

L’appello in una lettera inviata al presidente della repubblica e al premier, nella Giornata della nonviolenza, il 2 ottobre. La petizione #ObjectWarCampaign

Porta la data del 2 ottobre, Giornata della nonviolenza, la lettera indirizzata dal Mir (Movimento internazionale della riconciliazione) al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio dei ministri per chiedere al governo italiano di «sostenere gli obiettori di coscienza russi, bielorussi e ucraini che lasciano i loro Paesi, per non dover partecipare militarmente all’orribile guerra che devasta l’Ucraina».

Un appello che prende le mosse dalla constatazione che «mentre la guerra continua in Ucraina senza prospettive di soluzione e senza autentiche volontà di pace da parte dei governanti, molti russi e ucraini chiamati a combattere disobbediscono, manifestano il diritto all’obiezione di coscienza e disertano».  Ma, evidenziano dal Mir, «i governi di Russia e Ucraina non rispettano il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare» e per questo motivo «migliaia di obiettori che si rifiutano di usare le armi e di uccidere i propri simili, sono arrestati, rischiano gravi condanne e se riescono lasciano i loro Paesi».

Il Mir aderisce e sostiene la Campagna #ObjectWarCampaign con raccolta firme per una petizione da inviare alle autorità europee, a favore dei disertori e obiettori di coscienza di Russia, Bielorussia e Ucraina. Il lancio della petizione è stato anticipato da un appello inviato a giugno 2022 al Parlamento europeo e all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa – sostenuto da 60 organizzazioni di 20 Paesi – in cui si spiega la necessità di «sostenere e proteggere i disertori e gli obiettori di coscienza di tutti gli schieramenti, in tempo di guerra come in tempo di pace».

4 ottobre 2022