La Farnesina all’ambasciatore russo: l’Italia condanna i «referendum farsa»

Ricevuto dal segretario generale Sequi il rappresentante diplomatico Serghey Razov. «Continueremo a fornire forte sostegno all’Ucraina per il tempo necessario»

Ricevuto questa mattina, 3 ottobre, alla Farnesina l’ambasciatore russo Serghey Razov, al quale il segretario generale Ettore Sequi ha consegnato un messaggio «inequivocabile», come lo ha definito incontrando i giornalisti al termine del colloquio. Vale a dire, la «ferma condanna dell’Italia per i referendum farsa, consultazioni condotte dalla Federazione Russia in modo illegale in violazione di ogni norma internazionale». L’Italia dunque, ha aggiunto, «non ne riconosce e non ne riconoscerà l’esito». Anzi: «Ho esortato le autorità russe a revocare questi atti illeciti e a ritirare le forze russe dal territorio ucraino senza condizioni, completamente e immediatamente», ha precisato il segretario generale del ministero degli Affari esteri.

L’Italia, ha assicurato ancora Sequi, «sarà pienamente allineata con i paesi partner nel valutare ulteriori misure restrittive contro le azioni illegali della Russia come pacifico strumento di pressione per porre fine a questa guerra di aggressione». Nel frattempo l’Ucraina – a cui «noi continueremo a fornire un forte sostegno per tutto il tempo necessario» – ha il «diritto di liberare i territori occupati all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale».

Durante il colloquio, ha informato ancora il segretario generale, non è stato trattato il tema del sabotaggio dei gasdotti del Nord Stream. Al termine dell’incontro, diffusa anche una nota del ministero degli Affari esteri in cui si afferma che «la minaccia di impiegare armi nucleari, le gravissime violazioni dei principi e delle regole della Carta delle Nazioni Unite minano gravemente la sicurezza globale».

3 ottobre 2022