Giorgia Meloni al lavoro sul nuovo governo

Profilo basso, per la leader di Fratelli d’Italia, dopo il trionfo elettorale del suo partito. I “nodi”, tra gli altri, dei ministeri dell’Economia e dell’Interno. La preferenza per un esecutivo prettamente politico. La telefonata di Letta (Pd) e le reazioni internazionali

Dopo il trionfo elettorale di Fratelli d’Italia, uscito dalle consultazioni politiche di domenica 25 settembre con il 26% delle preferenze – nel 2013 il partito era fermo all’1,9% -, per la leader Giorgia Meloni è il tempo del lavoro sul programma e sulla formazione dell’esecutivo che con ogni probabilità sarà chiamata a guidare. Profilo basso, dunque, e occhi puntati sulle prossime scadenze. Dagli ambienti parlamentari trapela la notizia di una conversazione telefonica con il premier uscente Mario Draghi, nella quale si sarebbe parlato delle tappe in vista della prossima Manovra economica a cura del nuovo governo. Nessuna conferma dai diretti interessati. E da parte di Meloni, la scelta di lasciare il commento del voto e le risposte ai giornalisti ai dirigenti del partito. Su tutti, i capigruppo Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida, oltre al responsabile organizzativo Giovanni Donzelli. Per tutti, le coordinate sono prudenza e senso di responsabilità.

In attesa degli ultimi dati relativi ai collegi proporzionali e soprattutto delle decisioni del Quirinale, Meloni è al lavoro sui dossier più caldi. A iniziare dai conti pubblici, cruciali per i rapporti con l’Europa. Quindi, il lavoro sulla squadra di governo, con una particolare attenzione ai “nodi” più critici, vale a dire i ministeri di Economia e  Interno ma anche Difesa, Giustizia ed Esteri. Nelle parole di Donzelli, «sarebbe prematuro e irrispettoso fare nomi. Una sgrammaticatura a cui non ci prestiamo». Si parla però dei criteri guida, evidenziando la preferenze per un esecutivo prettamente politico. Discorso a parte quello relativo al ministro dell’Economia, la cui scelta è particolarmente attesa tanto dall’Europa quanto dai mercati, per il quale si punta a una figura di prestigio internazionale ma allo stesso tempo affidabile politicamente. Probabilmente esclusa l’ipotesi di un ritorno del leader della Lega Salvini al Viminale.

Dal Nazareno arriva la notizia di una telefonata del segretario del Pd Enrico Letta a Giorgia Meloni, nel corso della quale Letta ha riconosciuto la vittoria di FdI e della coalizione di centrodestra. Quindi, in conferenza stampa il segretario Dem ha definito il suo ruolo di “traghettatore” del partito fino al prossimo congresso, che sarà «di profonda riflessione, sul concetto di un nuovo Pd che sia all’altezza di questa fida epocale, di fronte a una destra che più destra non c’è mai stata. Assicurerò con spirito di servizio la guida del Pd fino al congresso – ha specificato -, a cui non mi presenterò da candidato». E ha parlato di «giorno triste per l’Italia e per l’Europa». Da oltreoceano invece il segretario di Stato americano Antony Blinken scrive su Twitter: «Siamo ansiosi di lavorare con il governo italiano sui nostri obiettivi condivisi: sostenere un’Ucraina libera e indipendente, rispettare i diritti umani e costruire un futuro economico sostenibile. L’Italia – aggiunge – è un alleato fondamentale, una democrazia forte e un partner prezioso».

Affidati a Twitter anche i complimenti del premier ungherese Viktor Orban e di Marine Le Pen, leader della destra nazionalista francese. Diversi i toni del ministro degli Esteri spagnolo Juan Manuel Albares: «In tempi di incertezza – commenta – i populismi crescono e finiscono sempre nello stesso modo, con una catastrofe». Preoccupazione anche nelle parole di Iratxe Garcia Perez, capogruppo dei socialisti all’Europarlamento, secondo cui «il post-fascismo di Meloni arriva in Italia mano nella mano con Forza Italia e il Ppe e la Lega con Id. Una giornata buia per l’Italia e per l’Europa», aggiunge. Intanto da Bruxelles il portavoce dell’esecutivo comunitario Eric Mamer assicura che «la Commissione lavora con i governi eletti dal voto nelle urne negli stati Ue, lo stesso si applica in questo caso come in tutti gli altri: speriamo di avere una cooperazione costruttiva con le autorità italiane».

27 settembre 2022