Krajewski in Ucraina, sulla fossa di Izyum

Il cardinale, inviato da Francesco, racconta sul portale della diocesi di Kharkiv-Zaporizhia la tappa che lo ha condotto al bosco in cui sono sepolti almeno 400 corpi

Un bosco, nella cittadina di Izyum, a circa 200 chilometri da Kharkiv. E nel bosco, una fossa comune nella quale sono stati abbandonati almeno 400 corpi. È la tappa di ieri, 19 settembre, del cardinale Konrad Krajewski, in Ucraina per la sua quarta missione dall’inizio del conflitto armato con la Russia, il 24 febbraio scorso. Con lui, il vescovo Pavlo Honcharuk. Dal punto di vista emotivo, «un momento molto difficile – racconta sul portale della diocesi di Kharkiv-Zaporizhia -. Anche se so che questa è una guerra, che porta sempre vittime, quello che mi ha commosso molto a Izyum sono i 50 soldati, poliziotti, giovani che hanno riesumato questi corpi. Lo hanno fatto con profondo rispetto e in perfetto silenzio…». Un momento «traboccante di preghiera», lo definisce. Anzi: «Una Santa Messa, dopo la Santa Messa».

A colpire il porporato, la dedizione e la cura con cui le forze dell’ordine stanno svolgendo questo lavoro: «Era come se stessero scavando i propri cari», commenta, raccontando la sua giornata «molto difficile». Sul posto infatti sono in corso le esumazioni: «Vengono estratti i corpi delle persone torturate uccise per odio», riferisce, annotando che nonostante il pericolo continuo di razzi, le persone al lavoro «hanno tirato fuori da se stessi ciò che è più bello: un grande rispetto per il defunto. Mi ha commosso molto – aggiunge – perché la guerra è brutale e crudele, ma loro hanno mostrato ciò che è più bello c’è in un uomo: grande rispetto, delicatezza e amore per un’altra persona. Perché è proprio così che si esprime l’amore per il prossimo. Questa giornata è stata molto evangelica, perché abbiamo reso omaggio a persone che sono morte tragicamente – conclude il cardinale -. Non avevamo odio, nessuna vendetta contro coloro che l’hanno fatto. C’era solo un grande desiderio per una dignitosa sepoltura di queste persone».

20 settembre 2022