Furto a “Salvamamme”: «Ennesimo colpo»

La lettera aperta dell’associazione, dopo l’episodio avvenuto il 12 settembre. «Ora serve sostegno concreto». Il governatore del Lazio Zingaretti: «Patrimonio da salvare»

Computer e cellulari spariti, così come altre cose destinate ai bambini. Rovistata la stanza della “Valigia di salvataggio” per le donne vittime di violenza e rubate alcune valigie. Rubati perfino i fondi raccolti per una carrozzina a motore destinata a un giovane mutilato ucraino. Lunedì scorso, 12 settembre, la presidente Grazia Passeri e i volontari hanno trovato completamente manomessa la sede dell’associazione Salvamamme, che raccoglie ogni giorno centinaia di richieste di aiuto e sostegno da parte delle famiglie romane e non solo.

«Un’azione vergognosa compiuta contro i più fragili e disperati», l’ha definita Passeri. «L’ennesimo colpo per una associazione che, a mani nude e senza nessun finanziamento pubblico stabile, sostiene migliaia di famiglie romane, italiane e provenienti da oltre 100 Paesi, in difficoltà socio-economica, colpite da malattie o profughe di tutte le guerre», si legge nella lettera aperta diffusa da Salvamamme questa mattina, 14 settembre, per richiedere un sostegno concreto. «Non ci siamo fermati né un giorno né un’ora per rispondere alle drammatiche crisi della pandemia e dell’aggressione all’Ucraina – rivendicano dall’associazione -. Senza troppe parole doniamo valigie piene di tutto quel che serve in beni materiali e servizi alle donne vittime di violenza. Mettendo sempre al centro la persona, gli ideali e non le ideologie. Ogni singolo euro sottratto era destinato il giorno successivo a rispondere ad esigenze gravi e immediate. I pc rubati o danneggiati erano i nostri strumenti operativi al servizio di queste persone. I cellulari erano preziosissimi mezzi per raccogliere e ricevere le grida disperate delle donne a rischio o vittime di violenza».

In questi anni, ricordano ancora da Salvamamme, «abbiamo lanciato numerose grida di allarme per non chiudere un’attività di sostegno, punto di riferimento di sopravvivenza per migliaia di famiglie. Un grido di allarme che purtroppo giunge fioco alle istituzioni – la constatazione -. Unica flebile ancora di salvezza, la solidarietà di migliaia cittadini di Roma solidali e di aziende virtuose che ci donano ciò che è necessario alla sopravvivenza dei nostri utenti, l’ospitalità offerta da Croce Rossa Italiana e la buona volontà dell’XI municipio dove risediamo». Quindi, l’Sos: «Non si può resistere in queste condizioni se non esiste un finanziamento stabile né uno spazio adeguato all’accoglienza delle centinaia di utenti che si raccolgono ogni giorno davanti alla nostra porta. Aiutare Salvamamme significa aiutare la Roma in difficoltà. Chi vuol darci la sua solidarietà ci proponga soluzioni serie, concrete e in tempi brevi. Non chiediamo elemosina ma giustizia. Astenersi perditempo», è la conclusione della lettera.

Immediata la reazione del governatore del Lazio Nicola Zingaretti. «Salvamamme – scrive su Twitter – è patrimonio di Roma e daremo sicuramente una mano. Chi ha attaccato questa bellissima realtà è un vigliacco e deve vergognarsi. A Grazia Passeri va la nostra solidarietà e siamo pronti a fare la nostra parte perché continui il nostro sostegno».

14 settembre 2022