Incidente Furio Camillo, il sindaco: lutto cittadino il giorno dei funerali

L’annuncio di Ignazio Marino su Facebook dopo la morte del bambino caduto nella tromba dell’ascensore: «Una tragedia per tutta la città»

L’annuncio di Ignazio Marino su Facebook dopo la morte del bambino caduto nella tromba dell’ascensore: «Una tragedia che riguarda tutta la città»

«Sono stato a lungo con i genitori del piccolo Marco, a cui ho portato l’abbraccio di Roma». Lo scrive il sindaco Ignazio Marino su Facebook, dopo la tragedia avvenuta nel pomeriggio di ieri, giovedì 9 luglio, nella stazione della metro A Furio Camillo. Il bambino, 4 anni, è caduto, con dinamiche ancora da accertare, nella tromba dell’ascendore della metropolitana, fecendo un volo di 10 metri. Inutili i soccorsi e i tentativi di rianimarlo: è morto sul colpo.

Un ascensore spesso guasto, hanno dichiarato gli utenti abituali della stazione Furio Camillo; un errore dell’agente della stazione che ha cercato di fare uscire Marco, la mamma e altri 4 o 5 passeggeri rimasti intrappolati quando si è bloccato, al buio, come ha ipotizzato l’assessore capitolino alla Mobilità Guido Improta. Di fatto al momento le indagini, coordinate procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani, procedono contro ignoti. L’imputazione: omicidio colposo. Gli inquirenti hanno posto sotto sequestro l’impianto dell’ascensore e delegato i carabinieri per gli accertamenti. Dall’Atac assicurano: «Ci sono le telecamere e tutto il materiale è stato messo a disposizione della magistratura».

«Sgomento» nelle parole del prefetto di Roma Franco Gabrielli: «Quando un bambino di cinque anni muore il tema delle cause diventa secondario. In questo momento – ha dichiarato – esprimo tutta la vicinanza a chi sta vivendo una condizione di dolore e di strazio, ai genitori, ai parenti piu’ prossimi e alle persone che sono vicine a questo bambino». Il sindaco Marino si è recato immediatamente sul posto. Riguardo alla dinamica dei fatti, «lascio i commenti alle autorità competenti – ha scritto su Facebook -, per rispetto alla famiglia. Siamo davanti a una tragedia che riguarda tutta Roma». Quindi ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali. «È una tragedia terribile – le parole di Marino -, un lutto non solo per i genitori del piccolo ma per tutta la città».

A Marino si è indirizzata la rabbia dei cittadini presenti alla fermata, che lo hanno contestato duramente. Quanti erano presenti al momento dell’incidente hanno riferito di urla, pianti: «Una situazione agghiacciante». Fino a quando dall’altoparlante una voce «che sembrava in preda al panico» ha invitato tutti a lasciare la stazione. Solo dopo hanno saputo che era morto un bambino.

10 luglio 2015