94° anniversario dei Patti Lateranensi

A Palazzo Borromeo il bilaterale tra Italia e Santa Sede. Parolin: «Colloqui andati bene. Momento sereno». Sulle elezioni regionali: «Disaffezione che solleva molti interrogativi»

Palazzo Borromeo ha ospitato ieri, 14 febbraio, il bilaterale tra Italia e Santa Sede in occasione del 94° anniversario dei Patti Lateranensi. «I colloqui sono andati bene, è stato un momento sereno – ha commentato al termine il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin -. Abbiamo registrato una coincidenza su alcune posizioni e temi e la disponibilità a lavorare insieme», ha spiegato conversando con i giornalisti a margine dell’incontro. Tra i temi trattati, ci sono stati quelli concordatari, come il Giubileo: «Siamo un po’ in ritardo con la preparazione», ha rilevato. Tra i temi «più vicini alla Chiesa italiana», la famiglia, la povertà, la scuola.

«Con il presidente della Repubblica abbiamo trattato i temi internazionali, come la guerra in Ucraina», ha aggiunto ancora il segretario di Stato vaticano, osservando che «si sta registrando la difficoltà di arrivare al cessate il fuoco, di mettere fine alle ostilità, di mettere fine ai combattimenti, tenendo conto soprattutto dell’aspetto umanitario, che sta molto a cuore alla Santa Sede». Ancora, sul tema della famiglia, «c’è una volontà di approntare misure strutturali per rafforzare la famiglia e il suo ruolo nella società, legate anche al tema della denatalità». Per quanto riguarda le migrazioni, «da parte nostra – ha riferito il cardinale – abbiamo sottolineato la necessità di percorsi di regolarizzazione dei flussi migratori».

Interpellato dai giornalisti sull’ultima tornata elettorale, del 12 e 13 febbraio, Parolin ha evidenziato in particolare l’astensionismo da record. «Non c’è interesse per il bene comune – ha commentato -. È un’espressione di individualismo che caratterizza il nostro tempo. Una disaffezione nei confronti della classe politica. Credo sia un grande richiamo alla classe politica, è indubbio che è una disaffezione che solleva molti interrogativi, soprattutto sui giovani», ha concluso.

15 febbraio 2023