8 marzo, allarme Unicef: entro il 2030 possibile incremento dei matrimoni precoci

Lo studio, nella Giornata internazionale della donna. Il direttore generale Fore: «Il Covid per milioni di ragazze ha peggiorato una situazione già difficile»

La relazione tra la pandemia di coronavirus e il possibile incremento dei matrimoni precoci è al centro del nuovo studio Unicef diffuso oggi, 8 marzo, nella Giornata internazionale della donna: “Covid-19: a threat to progress against child marriage” (“Covid-19: una minaccia al progresso contro il matrimonio infantile”). «Entro il 2030 – si legge nel testo – potrebbero verificarsi ulteriori 10 milioni di matrimoni precoci, minacciando anni di progressi nella riduzione della pratica». A esporre maggiormente le ragazze più vulnerabili al rischio di matrimonio precoce, «la chiusura delle scuole, lo stress economico, l’interruzione dei servizi, la gravidanza e la morte di genitori a causa della pandemia».

Unicef evidenzia che «anche prima della pandemia da Covid-19, 100 milioni di ragazze entro il 2030 erano a rischio di matrimonio precoce, nonostante le significative riduzioni in diversi Paesi negli ultimi anni». Negli ultimi 10 anni, «la percentuale di giovani donne a livello globale che sono state date in sposa da bambine è diminuita del 15%, da circa 1 su 4 a 1 su 5, l’equivalente di circa 25 milioni di matrimoni evitati, un traguardo ora messo in pericolo», si legge ancora nel rapporto. Nelle parole del direttore generale Unicef Henrietta Fore, «il Covid-19 per milioni di ragazze ha peggiorato una situazione già difficile. Scuole chiuse, isolamento da amici e reti di supporto e crescente povertà hanno aggiunto benzina su un fuoco che il mondo stava cercando di spegnere. Ma noi possiamo e dobbiamo estinguere i matrimoni precoci».

Nel mondo, oggi, vivono 650 milioni di donne e ragazze che sono state date in sposa da bambine; circa la metà di questi matrimoni sono avvenuti in Bangladesh, Brasile, Etiopia, India e Nigeria. «A un anno dalla pandemia, azioni immediate sono necessarie per alleviarne il peso sulle ragazze e sulle loro famiglie – aggiunge Fore -. Riaprendo le scuole, implementando leggi e politiche efficaci, assicurando accesso a servizi sanitari e sociali, compresi i servizi sulla salute sessuale e riproduttiva, e fornendo misure complete di protezione sociale alle famiglie, possiamo significativamente ridurre il rischio che la loro infanzia venga rubata da un matrimonio precoce».

8 marzo 2021