730 e rottamazione, il fisco non va in vacanza

Il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi è fissato per il 23 luglio in caso di presentazione diretta o tramite Caf-intermediari

Malgrado l’avanzare delle calde giornate di luglio e l’approssimarsi del tanto agognato periodo di vacanze il fisco non si ferma, anzi impegna i contribuenti con vari adempimenti e con versamenti di tasse e imposte. Tra l’altro, quest’anno occorre prestare molta attenzione perché le scadenze sono diverse rispetto a quelle dello scorso anno. La recente legge di bilancio ha infatti modificato il calendario fiscale degli adempimenti soprattutto per quanto riguarda le dichiarazioni. In particolare sono due le scadenze più importanti di questo periodo estivo: la presentazione del modello di dichiarazione del redditi 730/2018 e l’appuntamento con la definizione agevolata delle cartelle esattoriali.

Il 730, come ampiamente risaputo, è quel modello per la dichiarazione dei redditi particolarmente dedicato a tutti i lavoratori dipendenti ed ai pensionati. Da qualche anno ci sono due tipologie di modello 730: il precompilato e quello ordinario. Il 730 precompilato è, come si intuisce, il modello già compilato da parte dell’Agenzia delle Entrate, attraverso i dati che sono già in suo possesso. Invece il modello 730 ordinario viene utilizzato quando il contribuente non può o non vuole avvalersi del modello precompilato. Inoltre tale modello, a differenza del precompilato, non può essere presentato autonomamente e quindi è necessario rivolgersi a degli intermediari abilitati (commercialisti, tributaristi, consulenti del lavoro e Caf) o al sostituto. Il termine ultimo per la presentazione è fissato per il prossimo 23 luglio in caso di presentazione diretta (per il 730 precompilato) o tramite Caf-intermediari (per il 730 precompilato o ordinario).

 Nel mese di luglio poi dobbiamo tenere presente di un’altra scadenza di particolare importanza e cioè il pagamento della prima rata di rottamazione entro il 31 luglio, ma solo per quei contribuenti ammessi alla definizione agevolata dei ruoli affidati all’Agente della Riscossione nel 2017. Tale scadenza del 31 luglio non riguarda invece quei soggetti che hanno presentato domanda di rottamazione per i carichi affidati dal 2000 al 2016 e, in tal caso, il termine per il versamento è fissato per il prossimo 31 ottobre.

È opportuno ricordare che con la nuova rottamazione, oltre alle scadenze, sono cambiate anche il numero delle rate massime previste per effettuare il pagamento: da una ad un massimo di 5 rate nel caso di cartelle relative a carichi affidati in riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017; da una ad un massimo di 3 rate nel caso di cartelle contenenti carichi affidati dal 2000 al 2016. È stato ribadito con insistenza dall’Agenzia delle Entrate Riscossione che, come per la precedente edizione della rottamazione, il mancato pagamento di anche una sola rata comporta la decadenza del beneficio relativo alla definizione agevolata delle cartelle. Praticamente, chi salta la scadenza del prossimo 31 luglio o le successive, decade in maniera decisiva dalla definizione dei ruoli esattoriali.

Ricordiamo che, per effettuare il versamento, i bollettini necessari per il pagamento delle rate sono già state inviate dall’Agenzia delle Entrate con la comunicazione delle somme dovute. Tuttavia, nel caso in cui non sia arrivata, sarà possibile scaricarne una copia accedendo al portale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Infine è molto importante evidenziare che la stessa scadenza del 31 luglio riguarda anche i contribuenti che avevano aderito alla prima rottamazione dei ruoli e, in tal caso, sarà necessario pagare la quarta rata.

17 luglio 2018