5 per mille, Terzo settore: «Proposta di legge Rufa, minaccia per il non profit»

Per la portavoce Pallucchi, utilizzarlo anche per finanziare il fondo assistenza delle forze dell’ordine «stravolge il motivo per cui nasce: sostenere quei soggetti che curano l’interesse generale»

«La proposta di legge Rufa è una grave minaccia alle attività a beneficio di tutta la collettività svolte dal terzo settore, che per gran parte sono possibili esclusivamente grazie alle donazioni del 5 per mille». Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum nazionale terzo settore, in riferimento alla proposta di legge che propone di utilizzare le risorse del 5 per mille anche per finanziare il fondo assistenza per il personale delle forze di polizia e delle forze armate.

Per Pallucchi, «l’ipotesi di destinare le risorse del 5 per mille anche all’assistenza del personale delle forze dell’ordine e delle forze armate, che già godono dei propri fondi previdenziali, stravolge il motivo per cui nasce l’istituto, e cioè sostenere le attività di quei soggetti che, come indica la Costituzione, curano l’interesse generale. Inoltre, dimostra il disinteresse della politica nei confronti della sostenibilità delle attività del terzo settore, che pure tanto contribuiscono allo sviluppo economico e sociale di questo Paese». Insomma, conclude, «da una parte si elogia a parole il ruolo che ha il terzo settore nelle diverse emergenze sociali e poi, nella pratica, lo si affossa. Il testo di legge Rufa – conclude – è per noi inaccettabile. Il Parlamento fermi questa proposta».

9 giugno 2022