5 maggio, Giornata mondiale dell’igiene delle mani

Il video realizzato dall'Istituto superiore di sanità: "Cura le mani, le mani curano". L'edizione di quest'anno dedicata a infermieri e ostetriche. La procedura corretta e gli errori più comuni

“Cura le mani, le mani curano”. È il claim che accompagna il video realizzato dall’Istituto superiore di sanità per la Giornata mondiale dell’igiene delle mani, che si celebra oggi, 5 maggio. «Le mani curano, danno assistenza e conforto, e sono anche la prima arma a disposizione di tutti per la difesa da tutte le infezioni, a partire da quella da Covid-19. Tenere le mani pulite quindi diventa un gesto d’amore nei nostri confronti e di chi ci sta intorno», si legge nelle poche righe che accompagnano la pubblicazione del video. A fare da colonna sonora, le note di “Casacade”, di Chopin”. Protagoniste: mani che abbracciano, “danzano”, suonano, cucinano, ma anche mani che assistono, come quelle degli operatori sanitari. E anche un dito che preme il pulsante di un ascensore, a ricordare uno dei modi di trasmissione dei virus già documentati ai tempi della Sars.

pulsante ascensore, igiene delle mani, coronavirus, covid-19L’edizione 2020 della Giornata infatti, dedicata a infermieri e ostetriche, è anche l’occasione per sensibilizzare sul fatto che l’igiene delle mani aiuta a prevenire ogni tipo di infezione, non solo quella da Covid-19. Basta pensare al caso dell’assistenza ai malati: in Italia, si legge in un comunicato dell’Istituto superiore di sanità, ogni anno vengono stimati 10mila decessi per infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, 200mila casi di infezioni da germi multiresistenti. Ancora, 4 persone ogni 100 nelle lungodegenze hanno una infezione correlata all’assistenza, 6 pazienti ogni 100 presenti in ospedale e nell’assistenza domiciliare hanno una infezione correlata all’assistenza. A fronte di questi dati però la media del consumo di soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani in Italia è di 15 ml per paziente al giorno, al di sotto del minimo raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità, pari a 20 ml per paziente al giorno. «Il 30-50 % delle infezioni correlate all’assistenza potrebbe essere prevenibili e uno dei capisaldi è proprio l’igiene delle mani», evidenziano dall’Iss.

Giornata mondiale dell'igiene delle mani
Giornata mondiale dell’igiene delle mani

La nota dell’Istituto superiore di sanità ricorda anche come si lavano le mani, evidenziando gli errori più comuni. Anzitutto, occorre lavare le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per 40-60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani con almeno il 60% di alcol. «Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate, come spesso succede come gesto naturale», avvertono dall’Iss. Ancora, non bisogna invece lavare solo il palmo e il dorso delle mani ma bisogna eseguire un lavaggio completo di tutte le parti, compresi gli spazi tra le dita, rimuovendo prima i gioielli eventualmente indossati.Al termine, non toccare i rubinetti per richiudere l’acqua ma utilizzare un fazzoletto o la piega del gomito per evitare che le mani pulite entrino a contatto con superfici sporche. Dopo essersi lavate le mani infine, non bisogna toccare nessun oggetto, nemmeno la maniglia della porta, che può essere aperta con un fazzoletto di carta. Un’ultima notazione infine per quanto riguarda i guanti, il cui utilizzo, avvertono dall’Iss, «non deve sostituire la corretta igiene delle mani». Da ultimo, l’indicazione di non lavare i guanti monouso, perché «potrebbero rovinarsi».

5 maggio 2020