“50oreXRoma”. Questo il progetto che, in vista del Natale, vede impegnati 130 studenti della Pontificia Università Lateranense a donare, appunto, 50 ore del loro tempo a poveri ed emarginati della Capitale. Un’iniziativa nata nel segno di Papa Francesco, lanciata dalla Pastorale universitaria dell’ateneo. I rgazzi che hanno aderito svolgeranno le loro attività – per un totale di circa 7mila ore di servizio – nelle “periferie esistenziali” di Roma, presso Caritas, Comunità di Sant’Egidio, comunità Arcobaleno per giovani tossicodipendenti,  Policlinico Tor Vergata el Sovrano Ordine di Malta. Altri servizi stanno per essere attivati, compreso quello per i carcerati.

L’idea, spiegano dalla Lateranense, è nata riflettendo sul discorso di Francesco alla Gmg di Cracovia, nel quale il Papa metteva in guardia i giovani dalla tentazione di cedere alla «divano-felicità». Un divano, rifletteva il pontefice, che «ci aiuti a stare comodi, tranquilli, ben sicuri. Un divano, come quelli che ci sono adesso, moderni, con massaggi per dormire inclusi, che ci garantiscano ore di tranquillità… Un divano contro ogni tipo di dolore e timore. Un divano che ci faccia stare chiusi in casa senza affaticarci né preoccuparci».

Per il direttore della pastorale universitaria don Mirko Integlia, «il Santo Padre ha spesso messo in guardia l’università dalla possibilità di divenire un castello di vetro dal quale guardare l’umanità con sguardo distaccato. Con questa semplice iniziativa abbiamo voluto creare un ponte tra l’università e la gente, mettendo gli studenti a contatto con la carne viva di chi soffre». Una scelta iniziata già nel 2015 con il progetto “12XLui”, che ha portato 40 studenti nei 5 continenti, prestando servizio gratuito e volontario nelle situazioni di povertà; esperienza raccontata nel libro “Gioventù salvata” di Susanna Lemma (ed. Lup). L’iniziativa “50oreXRoma” è raccontata in un diario virtuale curato dagli studenti.

20 dicembre 2016