1.170 siti segnalati, in crescita la «pedofilia culturale»

Don Fortunato Di Noto, dell’associazione Meter: «Lotta è inutile se non è globale. Sempre più siti che rivendicano la liceità della pedofilia»

Don Fortunato Di Noto, dell’associazione Meter: «Lotta è inutile se non è globale. Sempre più siti che rivendicano la liceità della pedofilia» 

La lotta alla pedofilia e alla pedopornografia «se non è globale non è efficace»; servono «un maggiore coordinamento tra le polizie e normative più uniformi di celerità nell’acquisizione dei dati informatici». Lo afferma don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’Associazione Meter Onlus,  alla vigilia della «Giornata europea per proteggere i minori dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali», istituita dal Consiglio d’Europa il 30 ottobre 2015, che ricorre, in concomitanza con la riunione a Firenze dell’Osservatorio nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia di cui don Di Noto è membro.

Nonostante le 9.835 segnalazioni effettuate nel 2015, avverte, «ci sono ancora 1.170 siti attivi malgrado li abbiamo segnalati in tutto il mondo. Da gennaio 2016 sono già 447.138 (foto e video pedopornografici). Una vera e propria tragedia». Secondo Meter, dal 2008 partner ufficiale della Polizia postale, «da gennaio a novembre 2016 sono stati prodotti 354.856 foto, 117.282 video (pari a circa 5.850 ore) a contenuto pedopornografico, con centinaia di migliaia di bambini coinvolti». «Non c’è nazione che non abbia allocato nei server tali materiali». In aumento la cosiddetta «pedofilia culturale», siti che rivendicano la liceità della pedofilia e dell’essere pedofilo e aprono sottoscrizioni per ottenere fondi.

18 novembre 2016